Monthly Archives:marzo 2023

STRANIZZA D’AMURI di Giuseppe Fiorello

 

TRAMA: Sicilia 1982. Mentre le televisioni trasmettono i Mondiali di calcio e gli italiani sperano nella Coppa del mondo, due adolescenti sognano di vivere il loro amore senza paura. Gianni e Nino si incontrano per caso e poi si amano per scelta. Il loro amore sarà puro e sincero, ma non può sottrarsi al pregiudizio del paese che non comprende e non accetta. Il loro amore non sarà compreso nemmeno dalle rispettive famiglie, generando così un conflitto interno forte e doloroso. Stranizza d’amuri racconta il sogno di amarsi senza paura ed è dedicato a Giorgio e Antonio, vittime del delitto di Giarre, avvenuto nel 1980 in provincia di Catania. È la storia di un’amicizia e di un amore senza tempo, mai consumato e per sempre ricordato. Ma Stranizza d’amuri è anche una canzone di Franco Battiato che racconta un amore impossibile, capace di sopravvivere a qualsiasi contesto, anche il più negativo come la guerra del secolo scorso. Il titolo del film omaggia il grande Maestro siciliano e la sua musica è una protagonista effettiva del film, sono due i brani che faranno da contrappunto in due punti chiave della storia: Cucuruccucu nel momento in cui l’amicizia tra i due protagonisti sancisce anche una promessa… e per chiudere Stranizza D’Amuri. Ho scelto Franco Battiato per ovvie ragioni personali, non posso dimenticare i ricordi e le emozioni che le sue canzoni rievocano in me: l’adolescenza trascorsa nei quartieri e per le strade della mia Sicilia. E sono proprio i luoghi della Sicilia orientale, insieme ai volti degli attori, il cuore pulsante del film. Gianni e Nino sono interpretati da due giovanissimi attori che hanno saputo dare grandissima profondità e umanità ai personaggi, così come hanno fatto tutti gli altri membri del cast. (Note di regia)

Recensioni WEB

21 marzo ANSA h17:00, report di Francesco Gallo dalla conferenza stampa

21 marzo ANSA h15:30, mini report conferenza stampa, ripresa da TISCALILIVESICILIA.ITCATANIAOGGI.IT

21 marzo CORRIERE.IT intervista di Valerio Cappelli a Giuseppe Fiorello

21 marzo CINEMATOGRAFO.IT articolo di Lorenzo Ciofani, con risposte dei partecipanti alla conferenza stampa

21 marzo CINECITTA’ NEWS articolo di Cristiana Paternò sulla conferenza stampa

21 marzo AGENZIA SIR articolo sulla conferenza stampa

21 marzo NEWSCINEMA.IT articolo sulla conferenza con estratto video

21 marzo REFLECTIONS.IT articolo di Betty Giuliani sulla conferenza stampa

21 marzo MADROGCINEMA ripresa video di una parte della conferenza stampa

22 marzo RADIOTIME articolo sulla colonna sonora firmata da Giovanni Caccamo

22 marzo METRONEWS.IT segnalazione di Orietta Cicchinelli in un articolo sulle uscite della settimana
22 marzo CORRIERETNEO.IT articolo sul film con dichiarazioni dalla conferenza stampa

Puntata di VIVA RAI DUE

_Il_Resto_del_Carlino_(ed._Nazionale)


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale:  Stranizza d’amuri

Nazione:   Italia

Sceneggiatura: Andrea Cedrola, Giuseppe Fiorello, Carlo Salsa

Genere: Drammatico                                        

Regia: Giuseppe Fiorello

Durata:         130′                                                  

Anno:       2023

Cast:               Samuele SegretoGabriele PizzurroFabrizia SacchiSimona MalatoAntonio De MatteoEnrico RoccaforteRoberto SalemiGiuseppe SpataAnita PomarioGiuseppe Lo PiccoloAlessio SimonettiRaffaele CordianoGiuditta Vasile

Produzione: Fenix Entertainment, Ibla Film

Distribuzione: BIM Distribuzione                                                         

Data di uscita: 23 marzo 2023  


*IL CINEMA RITROVATO* – ÈL di Luis Buñuel

Lunedì 03.04: 17.30 – 19.15 – 21.00

Martedì 04.04: solo ore 21.00

Versione Originale Restaurata 4K con sottotitoli in italiano

Restaurato da The Film Foundation’s World Cinema Project, Les Films du Camélia e Cineteca di Bologna con il supporto di OCAS e in collaborazione con Películas y Videos Internacionales presso il laboratorio L’immagine Ritrovata. Con il sostegno di Material World Foundation.


TRAMA  Francisco è all’apparenza un elegante benestante di quarant’anni, fervente cattolico e morigerato borghese, stimato e ammirato da tutti per la sobrietà dei suoi costumi e per la sua dirittura morale. Nessuno sospetta che dietro tale facciata immacolata si celi un possessivo paranoico feticista della peggior risma… Il film si apre beffardamente in chiesa durante le celebrazioni del Giovedì Santo e più precisamente durante il rito del lavaggio dei piedi dei bambini poveri in cui vediamo Francisco assistere al cerimoniale in qualità di Cavaliere del Santo Sacramento. Tutto procede normale fino a quando Francisco non nota un eccesso di compiacimento nel bacio portato da padre Velasco al piede di un fanciullo. La sottile ambiguità della situazione porta il pio Francisco a distogliere lo sguardo dalla scena e a rivolgerlo verso le gambe dei fedeli assorti nella preghiera. Tra queste la sua attenzione viene sorprendentemente attratta da un paio di piedi raffinati avvolti da eleganti calzature, appartenenti ad una bella giovane, che pare turbata dallo sguardo dell’uomo. Inaspettatamente, alla vista della donna, tutta l’anima di Francisco viene scossa da un fremito di passione inarrestabile e questo impulso travolgente, sconvenientemente, lo porta a cercare di conoscere immediatamente la ragazza attraverso lo scambio dell’acqua santa all’uscita della chiesa. Ritornato nella sua splendida casa, che ricorda le opere architettoniche di Gaudì, Francisco è visibilmente scosso, situazione anomala per lui arrivato a quaranta anni ancora beatamente vergine. Il caso e un’ostinata ricerca fanno sì che Francisco ritrovi la sua ossessione, la bella giovane di nome Gloria, durante una festa in casa dell’amico ingegnere Raùl. La ragazza è però la fidanzata di quest’ultimo, ma Francisco non si scoraggia e sfodera tutto il suo stile e la sua dolcezza pur di conquistarla…

Approfondimenti Cineteca di Bologna


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale:  Èl

Soggetto: basato sul romanzo omonimo (1926) di Mercedes Pinto

Sceneggiatura: Luis Buñuel, Luis Alcoriza.                

Regia: Luis Buñuel

Nazione: Messico                                                          

Genere: Drammatico

Durata:         92′ Bn                                                          

Anno:       1953

Cast:               Arturo de Córdova (Francisco Galván de Montemayor), Delia Garcés (Gloria Vilalta), Aurora Walker (Esperanza Vilalta), Carlos Martínez Baena (padre Velasco), Manuel Dondé (Pablo), Rafael Banquell (Ricardo Luján), Fernando Casanova (Beltrán), Luis Beristáin (Raúl Conde).

Produzione:  Óscar Dancigers per Ultramar Films.

Distribuzione:   Cineteca di Bologna                      

Data di uscita: 1953


I WONDER CLASSICS – Calendario uscite

I WONDER CLASSICS è la proposta di I Wonder Pictures

dedicata ai film classici da riscoprire


*I WONDER CLASSICS* – LA MAMAN ET LA PUTAIN di Jean Eustache

Lunedì 13.03: 16.00 – 19.30

Martedì 14.03: 16.30

Versione Originale restaurata 4K con sottotitoli in italiano

Film vietato ai minori di anni 14


TRAMA: Alexandre è un giovane e pigro disoccupato francese che trascorre le sue giornate sorseggiando caffè a Saint-Germain-des-Prés. Alexandre non ha problemi a farsi mantenere dalla più matura Marie, che ha una piccola boutique, con cui intrattiene una relazione di tipo aperto. Un giorno, il giovane incontra un’infermiera, Véronika, giovane e squattrinata come lui. E, nonostante la ragazza sia inizialmente po’ interdetta dal comportamento per nulla passionale di Alexandre, i due finiscono per innamorarsi e fare l’amore durante un’assenza di Marie. Fra i tre presto si innesca un pericoloso e complesso rapporto, che oscilla tra la tenerezza, la gelosia e la disperazione. Il più celebre film di Jean Eustache è opera esemplare di un autore che cerca di andare oltre gli stilemi della Nouvelle Vague, riprendendone alcune peculiarità (tra cui uno dei suoi attori simbolo, Jean-Pierre Léaud) ma tentando di percorre nuove strade espressive. Il film, inoltre, è una brillante e memorabile testimonianza del post ’68 di giovani generazioni smarrite che hanno visto deluse le proprie aspettative e vivono con disagio la loro esistenza tra moti rivoluzionari sopiti e pulsioni borghesi. I tre protagonisti, dunque, si ritrovano a vivere in una sorta di limbo emozionale, fragili e sfrontati, confinati nelle loro stanze e armati esclusivamente delle parole con cui tentano di esorcizzare un’inquietudine esistenziale lacerante. Sono passati cinquant’anni da quando è stato proiettato al festival di Cannes vincendo il Grand Prix Speciale della Giuria. Il cinema non è più stato lo stesso e il film di Eustache è stato da allora considerato il più grande film francese del dopo 1968. Dopo la morte del regista nel 1981, questo capolavoro è diventato quasi invisibile. Restituito al grande pubblico in versione restaurata in 4k è stato presentato al Festival di Cannes del 2022.


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale: La maman et la putain

Soggetto e Sceneggiatura: Jean Eustache

Regia: Jean Eustache                   

Nazione: Francia     

Genere: Drammatico

Durata:  210′                                                                

Anno:     1973

Cast:  Bernadette LafontFrançoise LebrunJacques RenardJean-Pierre LéaudIsabelle WeigartenJean-Noël Picq

Produzione:  CINE QUA NON – ELITE FILMS – LES FILMS DU LOSANGE – SIMAR FILMS – V.M.PRODUCTIONS

Data di uscita: 01 maggio 1973

Distribuzione:   I WONDER CLASSICS, in collaborazione con Unipol Biografilm Collection

Recensione Quinlan

Recensione Universalmovies


UN UOMO FELICE di Tristan Séguéla

 


TRAMA: Jean è sindaco di una cittadina francese. Nonostante abbia promesso alla moglie Edith di abbandonare la carriera politica, per godersi con lei gli anni a venire, Jean decide di candidarsi nuovamente per svolgere un ulteriore mandato. Quando sta per annunciare alla moglie le sue intenzioni, lei lo spiazza con una notizia ancora più destabilizzante. La donna confessa di non essere mai stata veramente a suo agio nel proprio corpo. Dentro di sé, Edith si sente un uomo ed è intenzionata a cambiare sesso. Jean, eterosessuale e omofobo, non accoglie affatto bene la decisione della moglie. La cosa che però lo spaventa maggiormente, è la possibilità di perdere il suo elettorato, conservatore e poco aperto al diverso. Jean ancora non sa che la transizione di sua moglie potrebbe rivelarsi un’arma vincente per la sua campagna elettorale. “So che si tratta di un argomento sensibile ma la commedia resta uno strumento meraviglioso per affrontare temi caldi come questo, nella speranza di dimostrare che in realtà non dovrebbero esserlo”, ha sottolineato il regista, “Fin dall’inizio del film, Jean riceve questa notizia sconcertante: come reagirà? Questa è la domanda che Un uomo felice si pone di continuo, e, al di là delle apparenze, è Jean che dovrà mettersi in discussione, non Edith. Ed è ovviamente sempre di lui che ridiamo, mai con lui. Sono stato molto attento alle risate che avrebbe potuto provocare il personaggio di Edith/Eddy: mi sono assicurato che non si cadesse mai nella presa in giro. Pur essendo una commedia, spero che il film faccia riflettere”. Una commedia piacevole che si affaccia in sale a seguito di tanta cinematografia su questa tematica ma che comunque è capace di costruire con leggerezza una spassoso ritratto delle ipocrite dinamiche che affollano il mondo politico e sociale.


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale:  Un homme heureux

Nazione:   Francia

Sceneggiatura: Guy LaurentIsabelle Lazard

Genere: Drammatico                                        

Regia: Tristan Séguéla

Durata:         89′                                                    

Anno:       2021

Cast:  Fabrice LuchiniCatherine FrotRehin HollantPhilippe KaterineArtusAgnès HurstelPaul MirabelBastien UghettoJason Chicandier

Produzione: Albertine Productions, Gaumont, Canal+, OCS, France Télévisions    

Distribuzione: Teodora Film

Data di uscita: 09 marzo 2023                                                          

Lingua Versione Originale: Francese


CINEFORUM ZONA FRANKA – 4. WE WANT SEX di Nigel Cole

Martedì 14 marzo – ore 20.00

L’evento è organizzato da Zona Franka spazio sociale di aggregazione giovanile,
laboratorio politico, centro di produzione artistica e culturale nella città di Bari.


IV serata

WE WANT SEX di Nigel Cole

TRAMA: Il film racconta le vicende intorno allo sciopero di alcune operaie londinesi verso la fine degli anni Sessanta. È il 1968 e nel quartiere di Dagenham si trova una fabbrica della Ford, dove lavorano molte donne alla macchina da cucire per realizzare la tappezzeria degli interni delle automobili. Stanche di essere pagate molto meno dei loro colleghi maschi e stufe delle condizioni precarie in cui sono costrette a lavorare, le 187 macchiniste – guidate dalla coraggiosa operaia Rita O’Grady e dal sindacalista Albert Passingham organizzano i primi scioperi femminili per protestare contro la discriminazione sessuale e la disparità salariale a cui sono ingiustamente soggette. Le proteste delle lavoratrici della Ford finiscono per attirare l’attenzione dei media e della politica, dando modo a Rita di trovare appoggio nel ministro Barbara Castle. Sarà l’inizio di una lotta che porterà avanti la causa dei diritti delle donne in tutto il mondo, innescando una battaglia in un’epoca fortemente maschilista, come quella della fine degli anni 60, coraggiosa ed ammirevole. Il cast è davvero notevole, le protagoniste sono convincenti, interpretano con entusiasmo i loro ruoli e riescono a trasmettere lo spirito combattivo di cui erano provviste le vere lottatrici dell’epoca. La pellicola è essenzialmente basata sul concetto di uguaglianza, quella tra uomini e donne, ma anche quella tra persone di ceti sociali diversi. È questo che colpisce della storia, la naturalezza con cui Rita acquisisce pian piano la consapevolezza di essere come gli altri e, di conseguenza, di dover pretendere uguaglianza di trattamento. Senza mai cadute di stile la pellicola riesce quindi a divertire, emozionare ed entusiasmare in maniera pulita, accompagnato da una regia funzionale che il regista Nigel Cole aveva già dimostrato ampiamente di saper usare.


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale:  Made in Dagenham

Nazione:   Regno Unito

Genere: Storico, Drammatico                           

Regia:       Nigel Cole

Durata:         113′                                                 

Anno:       2010

Cast: Sally HawkinsBob HoskinsMiranda RichardsonRosamund PikeAndrea RiseboroughDaniel MaysJaime WinstoneKenneth CranhamRupert GravesJohn SessionsRichard SchiffGeraldine JamesRoger Lloyd Pack

Produzione: Number 9 Films    

Distribuzione: Lucky Red      

Data di uscita: 03 dicembre 2010


IL PATTO DEL SILENZIO – PLAYGROUND di Laura Wandel

 


TRAMA: Un’opera prima muscolare, che ha trionfato in Un Certain Regard e al Tertio Millennio Film Fest che vede Nora, una bambina di sette anni dal carattere introverso e suo fratello maggiore Abel frequentare la stessa scuola. Ogni giorno Nora assiste ad atti di bullismo ai danni di Abel. Più volte la bambina cerca di attirare l’attenzione sia degli insegnanti che del padre, che pare incapace di affrontare questo problema. Al contrario, Abel non rivela nulla di quanto accade a scuola, tenendo tutto segreto, perché teme una ritorsione da parte dei bulli. Costringe anche Nora a non parlare dell’accaduto e la bambina si ritrova ad avere difficoltà a trovare un posto tutto suo in questo ambiente. L’unica soluzione che trova Abel per uscire dal suo isolamento è quella di assumere lo stesso atteggiamento dei suoi aguzzini. È così che il bambino rischierà di trasformarsi da vittima a carnefice, mentre sua sorella è divisa tra il mondo spensierato dei bambini e quello più preoccupante degli adulti. Il film si incentra solo sull’aspetto emotivo: pur mantenendosi statico dal punto di vista narrativo, riesce comunque ad emozionare lo spettatore. Tema cardine è quello del bullismo, come la rabbia e la violenza mostrata a questa così giovane età porti dei seri danni ai bambini, delle insicurezze poi difficili da estirpare. Abel è così rassegnato al fatto di essere una vittima che non reagisce in alcun modo, né direttamente contro i suoi aggressori, né parlando con gli adulti. Ciononostante, il bambino coltiva dentro di sé una rabbia ed un senso di umiliazione che si scatenerà alla fine anche qui in violenza contro i più deboli. Sono catene di rabbia e violenza senza fine difficili da estirpare. La trama si interroga su interiorità e comportamenti, su oppressione, crescita della rabbia. E poi racchiude tutto in un’unica definizione come chiave di lettura.


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale:  Un monde

Nazione:   Belgio

Sceneggiatura: Laura Wandel

Genere: Drammatico                                        

Regia: Laura Wandel

Durata:         72′                                                    

Anno:       2021

Cast:              Maya VanderbequeGünter DuretLena Girard VossSimon CaudryThao MaertenJames SeguyNaël AmmamaÉmile SalamoneKarim LeklouLaura VerlindenLaurent CapellutoSandrine BlanckeMonia DouiebMichel IsraelAnne-Pascale Clairembourg

Produzione: Dragons Films                                

Distribuzione: Wanted Cinema

Data di uscita: 02 marzo 2023                                                          

Lingua Versione Originale: Francese