Monthly Archives:aprile 2024

UNA SPIEGAZIONE PER TUTTO di Gàbor Reisz

 

SITO UFFICIALE


TRAMA: Budapest. Abel prepara il suo esame di maturità schiacciato tra le aspettative della famiglia e l’amore non confessato per la sua amica Janka. Quando l’esame va storto, la bocciatura del ragazzo diventa la scintilla che incendia lo scontro tra suo padre, convinto conservatore, e il suo professore di storia, progressista. Finché l’accaduto non diventa scandalo mediatico e il conflitto si sposta su un piano ancora più ampio. Ambientato nell’Ungheria di Orbán il film racconta l’oggi con raffinata umanità e restituisce il ritratto di un Paese (e di un’Europa?) spaccato in due, dove nessuno sa o vuole comunicare apertamente con l’altro. Trama tesissima e magnificamente diretta che dà voce a una frattura civile che invade anche le minime sfere del quotidiano; dalle ipocrisie di ministri che vantano un protagonismo fasullo nei fatti del 1956, all’avvilimento dell’istituzione scolastica, ai favoritismi di parte in un sistema che li alimenta. “Per molto tempo mi sono sentito soffocare dal clima di divisione che si respira nel mio Paese e che permea la mia vita quotidiana. Nel 2021, l’Università di Teatro e arti cinematografiche di Budapest ha perduto la propria autonomia perché è stata completamente riorganizzata dall’alto seguendo le direttive dello Stato, nonostante le proteste di professori e studenti. I giovani hanno occupato l’università, in mancanza di mezzi migliori, e gli eventi hanno presto preso una piega politica, anche se l’obiettivo degli studenti era solamente quello di fruire di un’istruzione apolitica. In quanto regista ed ex studente dell’università, mi sono unito alla protesta e un giorno, mentre tornavo da una manifestazione, mi sono reso conto che c’era bisogno di parlare della situazione che ci circonda e che ogni forma d’arte, incluso il cinema, dovrebbe essere un mezzo per farlo. Questo è ciò che ha dato origine all’idea principale del film”. Presentato in anteprima mondiale alla 80° Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia dove ha vinto il premio Orizzonti come miglior film, nei giorni scorsi ha ricevuto anche il riconoscimento del sindacato dei critici, SNCCI, che lo ha eletto film della critica.

CIAK1

 


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale: Magyarázat mindenre         

Nazione: Ungheria, Slovacchia

Sceneggiatura: Gábor Reisz, Éva Schulze      

Regia:  Gábor Reisz

Genere: Drammatico

Durata:  128’                      

Anno:  2023           

Data di uscita: 1 maggio 2024

Cast: Gáspár Adonyi-WalshIstván ZnamenákAndrás RusznákRebeka HatháziEliza SodróLilla KizlingerKrisztina Urbanovits

Produzione: Proton Cinema                              

Distribuzione: Arthouse di I Wonder Pictures


***EVENTO SPLENDOR*** BERCHIDDA LIVE di Gianfranco Cabiddu, Michele Mellara, Alessandro Rossi

— Un viaggio nell’archivio Time in jazz —

Lunedì 13.05: 17.00 – 19.00 – 21.00

Martedì 14.05: 21.00  


TRAMA: Un viaggio nell’archivio Time in Jazz’ è il ritratto di un festival vivo e pulsante, in continua evoluzione ma che mantiene intatto il suo fascino a dispetto del tempo; un appuntamento che si rinnova ogni estate dal 1988, in cui è transitato il meglio della musica, non solo jazz, nazionale e internazionale e dove sono cresciute generazioni di pubblico e di appassionati convenuti nel paese ai piedi del monte Limbara, ieri come oggi, per vivere un’esperienza unica di musica, cultura e natura. Innumerevoli gli artisti transitati nel corso degli anni a Time in Jazz e presenti nel film: Con la partecipazione, tra gli altri, di: Paolo Fresu, Stefano Bollani, Enrico Rava, Carla Bley, Uri Caine, Bombino, Ludovico Einaudi, Lella Costa, Paolo Angeli, Enzo Avitabile, Archie Sheep, Ornette Coleman, Ascanio Celestini, Erri De Luca, Alessandro Haber, Roy Paci, Gianluca Petrella, Daniele Silvestri, Morgan, Giovanni Sollima, Gian Maria Testa, Ornella Vanoni, Dori Ghezzi, Richard Galliano, solo per citarne alcuni. Trasforma più di 1.500 ore di riprese girate in 25 anni da Gianfranco Cabiddu e la sua troupe in un film concerto frutto di un lavoro a sei mani che ha visto insieme Cabiddu e chi ha potuto rileggere e dar vita al materiale filmico, Mellara & Rossi, che nel loro percorso autoriale hanno sempre lavorato sull’interpretazione degli archivi in chiave originale. Gli autori con il “work in progress” di almeno tre anni di lavorazione scongiurano l’effetto: tutto si confonde con chi osserva in una sorta di simpatia mimetica. Il respiro circolare, che gonfia la tromba di Paolo Fresu (tra i più grandi jazzisti italiani e non solo) e le launeddas di Luigi Lai (il più famoso virtuoso di uno degli strumenti più antichi del mediterraneo), si propaga per i vicoli antichi e i concerti nel mondo, tra gli alberi piegati dal vento forte e la quiete domestica e quotidiana, tra la ricerca e l’eufonia. Connubio complesso tra il jazz (oltre a Fresu, la Sardegna ha regalato, tra gli altri, Antonello Salis, Franco Cerri, Sandro Satta, Alessandro Zolo, Fabio Mariani) e la tradizione musicale che ha nell’oralità l’unica fonte ispiratrice e di contenimento (c’è anche Gavino Ledda che “declama”…).


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale:  Berchidda Live                       

Data di uscita: 15 aprile 2024

Regia: Gianfranco CabidduMichele MellaraAlessandro Rossi

Nazione: Italia                                                       

Genere: Documentario Musicale

Durata:         94’                

Anno:       2023

Produzione: Mammut Film      

Distribuzione: Cineteca di Bologna


CATTIVERIE A DOMICILIO di Thea Sharrock

 


TRAMA: 1922. Una cittadina affacciata sulla costa meridionale dell’Inghilterra è teatro di un farsesco e a tratti sinistro scandalo. Basato su una bizzarra storia vera, il film segue le vicende di due vicine di casa: Edith Swan, originaria del posto e profondamente conservatrice, e Rose Gooding turbolenta immigrata irlandese. Quando Edith e altre sue concittadine iniziano a ricevere lettere oscene piene di scabrosità involontariamente esilaranti, i sospetti ricadono sulla sboccata Rose che viene accusata del reato. Le lettere anonime scatenano una protesta a livello nazionale che scaturisce in un processo. Quando però le donne – guidate dalla poliziotta Gladys Moss – decidono di indagare sul crimine, iniziano a sospettare che manchi qualche tassello e che in fin dei conti Rose potrebbe non essere colpevole. L’ambientazione del film in una piccola città nel dopoguerra può inizialmente sembrare lontana anni luce dalla nostra società moderna. Eppure in questa comunità degli anni ‘20 in cui il telefono era un’idea remota e i bagni erano in condivisione tra i vicini di casa c’è un elemento fuori del tempo che tocca una corda ancora oggi: il fenomeno dei troll. Quando il contenuto osceno delle missive viene letto ad alta voce dai residenti, non possiamo fare a meno di pensare ai fiumi di bellicose affermazioni postate da chiunque, dai comuni leoni da tastiera ad alcuni dei più grandi leader. Così come la squadra delle imperterrite donne di provincia del film che uniscono le forze per trovare giustizia, la si può vedere in analoghi movimenti presenti oggi in molte regioni del mondo. I loro metodi possono essere più all’avanguardia, ma il loro spirito rimane lo stesso. Infine, oltre l’ipocrisia di massa, finisce anche spernacchiato un maschile goffo, repressivo, ottuso, quando non spregevole e miserabile nel potere. La trama non dà spazio, infatti, a nessun uomo stimabile. Su tutto prevale il coraggio, la solidarietà, l’astuzia femminile.

Ciak - aprile 2024 - 1


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale: Wicked Little Letters           

Nazione: Gran Bretagna, Francia

Sceneggiatura: Jonny Sweet                             

Regia:  Thea Sharrock

Genere: Commedia

Durata:  102’                      

Anno:  2023       

Data di uscita: 18 aprile 2024

Cast:  Olivia ColmanJessie BuckleyAlisha WeirTimothy SpallGemma JonesJoanna ScanlanEileen AtkinsLolly AdefopeHugh SkinnerAnjana VasanMalachi Kirby

Produzione: Blueprint Pictures, South of the River Pictures, StudioCanal                                                     

Distribuzione: BIM in collaborazione con Lucky Red


***IL CINEMA RITROVATO*** – IL GIARDINO DELLE VERGINI SUICIDE di Sofia Coppola

Lunedì 06.05: 17.00 – 19.00 – 21.00

Martedì 07.05: 21.00  

 

Restauro 4K realizzato da Criterion, approvato da Sofia Coppola e

supervisionato dal direttore della fotografia Ed Lachman.

Versione originale sottotitolata in italiano


TRAMA: Provincia del Michigan, anni ’70. I coniugi Lisbon hanno cinque figlie di età compresa tra i tredici e i diciassette anni: Cecilia, Lux, Bonnie, Mary, Teresa. Anche se con diverse sfumature, tutte vivono i momenti belli e difficili dell’adolescenza, tutte suscitano l’interesse e l’attrazione dei ragazzi di scuola e del vicinato. La più piccola, Cecilia, prova simpatia per il coetaneo Dominique, ma non può frequentarlo. Solo più tardi i genitori le permettono di organizzare una festa a casa. A quel punto Cecile si allontana da casa e si uccide. Trip frequenta Lux, poi chiede al padre di lei se possono uscire insieme ma lui dice di no. Una sera le quattro ragazze escono con quattro ragazzi, vanno ad una festa, Lux e Trip vengono eletti regina e re del ballo. Mentre gli altri rientrano, Lux invece torna a casa solo la mattina. La reazione dei genitori è immediata: tutte e quattro relegate dentro con divieto di uscire. Dopo un po’ le ragazze chiedono aiuto ai loro amici fuori. Una notte i ragazzi arrivano per portarle via di nascosto, ma loro si sono suicidate. Dopo i funerali, la vita nella cittadina riprende… «Quando avevo circa 20 anni, mi sono imbattuta nel libro. Non sapevo davvero che volevo diventare un regista fino a quando non l’ho letto. Ricordo di aver visto la copertina con solo quei capelli biondi. L’ho adorato. Sembrava che Eugenides comprendesse davvero l’esperienza di essere un adolescente: il desiderio, la malinconia, il mistero tra ragazzi e ragazze. Ho adorato il modo in cui i ragazzi erano così confusi dalle ragazze, e mi sono davvero sentita connessa a tutto quel crogiolarsi nella propria camera da letto. Non mi sembrava di averlo visto molto nei film, non in un modo in cui mi potessi relazionare. Ho visto la storia come il racconto del modo in cui operano distanza, tempo e memoria, lo straordinario potere dell’insondabile». (note di regia)

https://www.youtube.com/watch?v=NAgX1jO3No0&ab_channel=AIRfrenchbandofficial


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale:  The Virgin Suicides              

Data di uscita: 19 maggio 2000

Soggetto: dall’omonimo romanzo di Jeffrey Eugenides

Sceneggiatura e regia: Sofia Coppola                        

Nazione: USA

Genere: Drammatico          

Durata:         97’             

Anno:       1999

Cast: James WoodsKathleen TurnerKirsten DunstJosh HartnettDanny DeVitoHayden ChristensenChelse SwainA.J. CookLeslie HaymanHanna HallScott GlennMichael ParéJonathan Tucker

Produzione: American Zoetrope, Eternity Pictures, Muse Productions, Virgin Suicides LLC

Distribuzione: Paramount Pict, Lady Film, Cecchi Gori – Elle U Multimedia, Cineteca di Bologna


***I GRANDI CLASSICI*** – LA GRANDE ABBUFFATA di Marco Ferreri

Lunedì 29.04: 16.30 – 18.45 – 21.00

Martedì 30.04: 21.00

 

|| Versione Originale restaurata 4K con sottotitoli in italiano ||

 

Nel 50° anniversario dell’uscita in sala

Restauro realizzato da Cité Films e Fondazione Cineteca di Bologna,

con il sostegno di CNC – Centre national du cinéma et de l’image animée, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata.

Film vietato ai minori di anni 14


TRAMA: Presentato per la prima volta in Italia nella sua versione integrale che reintegra otto sequenze e frammenti per un totale di cinque minuti, Il film ritrae quattro amici benestanti amanti del convivio (chiamati semplicemente con i nomi dei loro interpreti) che si riuniscono nella villa di Noiret. Nelle loro intenzioni c’è il tentativo di un “suicidio gastronomico”: i quattro infatti decidono di cucinare prelibatissime pietanze e mangiare senza mai smettere, fino a morire di indigestione. Durante l’infinito banchetto, ospitano tre prostitute ed una maestra elementare che quasi casualmente si unisce a questa disperata missione. Tra dissolutezza e psicosi, aforismi e gag scatologiche, sesso e umiliazioni, quella di Ferreri e del suo cast a ruota libera è una favola scabrosa ed invernale, una “all you can eat quarantena” esasperata che guarda direttamente nell’abisso, in una apocalisse personale, fisiologica e sociale di tutti e senza tempo. Con il suo senso del macabro e una malinconia sporca quanto rasserenante, La Grande Abbuffata, commedia nera viscerale e sviscerante, è uno dei più grandi trionfi della mortificazione mai realizzati, capace di mettere in scena tutta l’insensatezza della condizione umana, tra decadenza e abbondanza. Semplice ma stratificato, crepuscolare e insieme goliardico, il compendio di genio e spudoratezza di Ferreri oggi brilla più che mai, tra esuberanze indigeste e indecenza sardonica, punto d’incontro irripetibile tra comicità alta e bassa (quando non orgogliosamente bassissima) eppur sempre ferace e puntuale. Alla sua prima al 26º Festival di Cannes il film scatenò reazioni violente da parte del pubblico, con fischi e sputi verso il cast e il regista, che rispose alle provocazioni mandando baci alla folla inferocita. Nonostante lo scandalo, vinse il premio Fipresci della critica internazionale.


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale:  La grande bouffe                  

Sceneggiatura: Marco FerreriRafael AzconaFrancis Blanche

Regia: Marco Ferreri                                

Data di uscita: 24 settembre 1973

Nazione: Italia, Francia                           

Genere: Drammatico, Grottesco

Durata:         131′                                       

Anno:     1973

Cast: Marcello MastroianniMichel PiccoliUgo TognazziPhilippe NoiretAndréa FerréolSolange BlondeauMonique ChaumetteFlorence GiorgettiMichele AlexandreHenri PiccoliCordelia PiccoliRita ScherrerAlexandre MicheleJames CampbellPatricia MilochevichBernard MenezLouis Navarre

Produzione:  Mara Films S.a.r.l. (Parigi), Capitolina Produzioni Cinematografiche S.r.l. (Roma)                                      

Distribuzione: Cat People


***I GRANDI CLASSICI*** – SCARFACE di Brian De Palma

Lunedì 22.04: 17.00 – 20.30

Martedì 23.04: 20.30

 

Versione Originale restaurata 4K con sottotitoli in italiano

Nel 40°anniversario dell’uscita nelle sale


TRAMA: Il cubano Antonio Montana, detto Tony, un ex galeotto che lascia il suo paese natio nel 1980 insieme all’amico Manolo Ribera, noto come Manny. Imbarcatosi con altri migranti, Tony giunge a Miami, dove viene inizialmente portato in un campo per rifugiati. Trovata una via di fuga dal ghetto, i due uomini iniziano la loro vita in Florida, sbarcando il lunario con alcuni umili lavori, ma questa vita è misera per Tony, intenzionato ad ascendere ai vertici della malavita. L’occasione per inserirsi nella criminalità di Miami gliela offre il boss Frank Lopez, al quale fin da subito, Tony mostra il suo coraggio e la sua grande determinazione. Lopez lo incarica di negoziare una grande fornitura di cocaina con uno tra i più importanti produttori di stupefacenti della Bolivia, Alejandro Sosa. È in questa occasione che il trafficante fa la conoscenza di Montana, con cui diverrà amico e, più tardi, anche socio in affari. Sosa, infatti, rimarrà colpito dal modo di fare di Tony e inizierà a nutrire una profonda ammirazione nei suoi confronti. Anche Lopez è impressionato dal carisma malavitoso di Montana, tanto che il cubano ottiene la piena fiducia del boss. Quando Tony incontra la moglie di Frank, Elvira Hancock, si innamorerà perdutamente della bellissima donna, ma la sua infatuazione e la volontà di gestire un traffico tutto suo inizieranno a ostacolare i rapporti con il suo capo. Remake di Scarface – Lo sfregiato (1932), film tratto dall’omonimo romanzo di Armitage Trail e ispirato alla vita del gangster Al Capone. A differenza dell’originale (ambientato a Chicago durante il Proibizionismo), si colloca a Miami negli anni Ottanta, durante le cosiddette ‘guerre di droga’. Riconosciuto tra i migliori gangster film realizzati e grande classico del cinema.

Scheda sito ufficiale


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale:  Scarface                      

Sceneggiatura: Oliver Stone, Armitage Trail

Regia: Brian De Palma                             

Data di uscita: 20 aprile 1984

Nazione: USA                                  

Genere: Drammatico

Durata:         161′                                       

Anno:     1983

Cast: Al PacinoSteven BauerMichelle PfeifferMary Elizabeth MastrantonioRobert LoggiaMiriam ColonF. Murray AbrahamPaul ShenarHarris YulinÁngel SalazarMark MargolisArnaldo SantanaAl IsraelDennis Holahan

Produzione:  Universal Pictures                                                                                

Distribuzione: ReteItalia, United International Pictures, CIC Vídeo, Lucky Red


I MISTERI DEL BAR ÈTOILE di Dominique Abel, Fiona Gordon

 


TRAMA: Bruxelles. Il Bar Etoile, un piccolo locale che si trova nel centro storico della città, è gestito da Boris e dalla moglie Kayoko. Boris è un ex attivista politico latitante che nel 1986 fu coinvolto in un’aggressione durante un attacco terroristico. Da allora, l’uomo si nasconde conducendo una vita tranquilla e cerca di non attirare l’attenzione su di sé. Una notte nel suo bar entra Georges, l’uomo che fu ferito durante l’attacco. L’uomo è in cerca di vendetta. Boris e Kayoko aiutati da Tim, un fedele impiegato che fa il buttafuori, escogitano un piano per sfuggire alla vendetta dell’uomo. Coinvolgono Dom, un uomo depresso e totalmente anonimo, non fosse per l’eccezionale somiglianza con Boris. Il sosia che sarà il bersaglio di Georges al suo posto è ignaro del pericolo che corre. Ma quando sua moglie Fiona, investigatrice privata, scopre quello che sta succedendo, il piano del barista rischia di andare pericolosamente a rotoli. “Il nostro quinto film, è ambientato in un mondo scosso da manifestazioni di protesta: ai giorni nostri. Se apriamo le finestre sentiamo le urla di protesta: un mondo senza coscienza sta distruggendo il pianeta. Abbiamo collocato il nostro eroe politico caduto in disgrazia in questo contesto contemporaneo. Boris continua a nascondere la testa sotto la sabbia mentre intorno a lui attivisti arrabbiati protestano per un mondo più giusto e più pulito. Parallelamente, con Dom e Fiona, assistiamo a un conflitto più intimo e personale, di due esclusi dalla società che continuano a esistere in un mondo che continua ad esistere senza di loro”(note di regia). Il film racconta delle storie di resistenza alla vita; uomini e donne efficienti e normali, ma che rappresentano la loro inutilità (un buttafuori di un locale senza clienti, un’investigatrice senza casi da risolvere…), il loro difetto di fabbrica, che è però anche un’ultima risorsa, un prezioso residuo di non conformità che il centro della città e della società ha annullato o dimenticato, perdendoci in umanità.

SENTIERI SELVAGGI – Intervista ai registi




Scheda del film

Titolo originale: L’Étoile filante                    

Nazione: Francia, Belgio

Sceneggiatura: Dominique Abel, Fiona Gordon 

Regia:  Dominique AbelFiona Gordon     

Genere: Commedia, Thriller

Durata:  98’                        

Anno:  2023       

Data di uscita: 11 aprile 2024

Cast:  Fiona GordonDominique AbelBruno RomyKaori ItoPhilippe MartzCéline LaurentieBruce Ellison

Produzione: Courage Mon Amour, MK2 Films, Moteur S’il Vous Plaît 

Distribuzione: Academy Two


TATAMI – UNA DONNA IN LOTTA PER LA LIBERTÀ di Zar Amir Ebrahimi, Guy Nattiv

 


TRAMA: Presentato a Venezia 2023 nella sezione Orizzonti senza ottenere premi, il film alza la voce mentre divampa l’eterno conflitto tra Israele e Palestina, e ci ricorda così che, sì, il cinema può rappresentare un’occasione di incontro, cooperazione, magari riconciliazione. Certo, il sentimento è analogo ma i contesti contano, appunto: in Tatami si parla dell’Iran, di come il governo autoritario ha impedito ai suoi cittadini di incontrare gli israeliani nell’ambito di eventi internazionali. Ambientato durante i campionati mondiali di judo a Tbilisi, il film è un incessante e tesissimo dramma che usa gli strumenti del film sportivo per raccontare una vicenda ad alto contenuto politico, in cui la judoka iraniana Leila e la sua allenatrice Maryam (la stessa Ebrahimi) ricevono un ultimatum da parte della Repubblica Islamica: Leila deve fingere un infortunio e perdere la gara, evitando di avanzare troppo nel torneo e di rischiare di soccombere alla campionessa israeliana in carica. Se non dovesse accettare l’ordine, sarebbe marchiata come traditrice dello Stato: ovviamente lei non ha alcuna intenzione di sottostare al diktat.

“Riteniamo che l’arte sia la voce del discernimento che si fa strada in mezzo al chiasso. La storia che abbiamo deciso di raccontare in questo film è la storia di troppi artisti ed atleti costretti a rinunciare ai propri sogni e, in alcuni casi, obbligati a lasciare i propri paesi e i propri cari a causa del conflitto tra sistemi e governi. In definitiva, speriamo di aver fatto un film che mostri al mondo che l’umanità e la fratellanza vincono sempre. Possa questa collaborazione cinematografica e artistica essere un tributo a quegli artisti e a quegli atleti e a tutte le persone che si battono per guardare al di là della frenesia dell’odio accecante e della reciproca distruzione e che, nonostante tutti gli ostacoli, costruiscono insieme un futuro”. (note di regia).

Nattiv e Amir Ebrahimi riescono a far dialogare in modo sorprendente la tensione legata alla competizione sportiva, magnificamente filmata attraverso un bianco e nero al contempo freddo e profondo, e le questioni politiche e di giustizia sociale. Avvincente dall’inizio alla fine.



SCHEDA DEL FILM

Titolo originale: Tatami                                            

Nazione:   Georgia, USA  

Sceneggiatura: Elham Erfani, Guy Nattiv             

Genere: Thriller

Regia:  Zar Amir Ebrahimi, Guy Nattiv

Durata: 105’              

Anno:  2023       

Data di uscita: 04 aprile 2024

Cast:  Arienne MandiZar Amir EbrahimiNadine MarshallJaime Ray NewmanAsh GoldehSina ParvanehMehdi Bajestani

Produzione: Keshet Studios      

Distribuzione: BIM Distribuzione

***I GRANDI CLASSICI*** COSÌ LONTANO, COSÌ VICINO di Wim Wenders

— MARTEDÌ 16 APRILE  —

18.00 – 21.00

Versione Originale sottotitolata in italiano

 

Bayerischer Filmpreis 1993, Miglior Regia
Golden Globe Nomination miglior canzone Stay (Faraway, so close!) interpretata dagli U2

 

«Voi, voi che noi amiamo, voi non ci vedete, non ci sentite.

Ci credete molto lontani, eppure siamo così vicini…» (Cassiel all’inizio del film)


Trama: Sequel de “Il cielo sopra Berlino” e girato tre anni dopo la caduta del muro di Berlino e ci riporta proprio in quel periodo. L’angelo Cassiel decide finalmente di fare il grande salto: si trasforma in un umano. Con il nome di Karl Engel ritrova l’amico Damiel, ora sposato con Marion, conosce l’angelo-demone Emit Flesti, e l’affarista Baker. Ad osservare la sua nuova vita c’è Raphaela. Scoperti i loschi affari di Baker, Cassiel cercherà di fermarlo con l’aiuto dei suoi amici. Si tratta di un film che attraverso il gioco e la dinamica del thriller mette in scene un’analisi concettuale e filosofica su qualcosa di molto più grande. Wenders, ancora una volta, rivolge allo spettatore un’opera totale e totalizzante in cui abbraccia arte, vita e morale. Così lontano, così vicino è un film di sentimento. Forse non è il più semplice del regista, ma è ugualmente amabile. È un racconto di grande intelligenza. Un film che riguarda la bontà e che mette in campo una riflessione ancora oggi forte e necessaria. Straordinaria anche la colonna sonora: oltre alle musiche originali di Laurent Petitgand, ci sono brani, fra gli altri, di Lou Reed, U2, Johnny Cash, Nick Cave, Laurie Anderson, solo per citarne alcuni. L’uscita fa parte di un ampio progetto editoriale di riscoperta del cinema di Wenders iniziato con il restauro di ‘Il cielo sopra Berlino’ e che proseguirà poi con il ritorno in sala di ‘Paris Texas’. Il film allarga lo sguardo da una Germania finalmente riunificata al passato della sua nazione e di quello di tutta l’Europa. Wenders dirige un film che, sotto le mentite spoglie di un thriller, diventa opera concettuale e filosofica che riflette sull’arte, la vita e la morale.


Come per Fino alla fine del mondo e per molta della sua cinematografia, non ultimo Perfect Days, Wenders accompagna le immagini di Così lontano, così vicino! con una selezione di brani memorabili:
“Faraway So Close!” – Nick Cave
“Stay (Faraway, So Close!)” [Soundtrack Mix] – U2
“Why Can’t I Be Good” – Lou Reed
“Chaos” – Herbert Gronemeyer
“Travellin’ On” – Simon Bonney
“The Wanderer” [Soundtrack Mix] – U2 e Johnny Cash
“Cassiel’s Song” – Nick Cave
“Slow Tango” – Jane Siberry
“Call Me” – The House of Love
“All God’s Children” – Simon Bonney
“Tightrope” – Laurie Anderson
“Speak My Language” – Laurie Anderson.
La colonna sonora è composta da Laurent Petitgand.


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale:  In weiter Ferne, so nah!                 

Sceneggiatura: Wim Wenders, Richard Reitinger, Ulrich Zieger

Regia: Wim Wenders                               

Data di uscita: 9 settembre 1993

Nazione: Germania                                 

Genere: Sentimentale, Thriller

Durata:         144′                                       

Anno:     1993

Cast: Otto SanderBruno GanzNastassja KinskiAline KrajewskiMonika HansenPeter FalkRüdiger VoglerHeinz RuhmannHanns ZischlerWillem DafoeSolveig DommartinHorst BuchholzLou ReedGunter MeissnerRonald NitschkeCamille PontabryMarijam AgischewaHenri AlekanTom FarellMikhail GorbaciovUdo SamelMatthias ZelicGerd Wameling

Produzione:  Wim Wenders e Ulrich Felsberg per Tobis Filmkunst, Bioskop Film, Road Movies Filmproducktion.                                

Distribuzione: CG entertainment


***EVENTO SPLENDOR*** – AFRIN – NEL MONDO SOMMERSO di Angelos Rallis

Lunedì 15 aprile 

17.00 – 19.00 – 21.00

Versione Originale sottotitolata in italiano


Il regista introdurrà le tematiche del suo film direttamente in sala, seguito da una breve discussione riguardante le questioni del cambiamento climatico e le azioni consequenziali che stanno avendo un impatto sempre più inesorabile sul nostro pianeta.

In aggiunta, modera la proiezione delle 21:00 il critico cinematografico e saggista Anton Giulio Mancino – docente di Semiologia del Cinema e degli Audiovisivi presso l’Università degli studi di Macerata.


TRAMA: Come può crescere una ragazza appena adolescente, con i suoi sogni e i suoi progetti, in una terra devastata dalle conseguenze del riscaldamento globale, dove vigono ancora tradizioni illegali che la vogliono inchiodata a un destino di sposa bambina? Afrin, originaria della bassa zona costiera del Bangladesh, lungo il fiume Brahmaputra, si dibatte tra le imposizioni di una famiglia allargata che la vuole sposa a 12 anni e le devastanti inondazioni che si succedono in una terra resa praticamente inagibile dal cambiamento climatico.  Quando la sua casa viene sommersa dall’acqua, Afrin decide di lasciarsi alle spalle l’unico mondo che abbia mai conosciuto e intraprende un pericoloso viaggio in barca verso una delle città più densamente popolate del mondo per trovare il padre che non ha mai incontrato. A Dhaka, una città traboccante di pericoli e misteri, Afrin affronta le avventure più impensate ma riesce a fare amicizia con un gruppo di ragazzi orfani e tiene viva la speranza di ricongiungersi a suo padre cercando, al contempo, una vita migliore per sé stessa. La vera storia di una giovane migrante climatica raccontata in un documentario stupendo ed estasiante: “Intento a fare ricerche sul campo, osservando i drammatici sforzi della gente del posto per prepararsi alle imminenti inondazioni, ho incontrato Afrin mentre cercava oggetti di valore lungo il fiume. Ciò che per gli altri è uno spreco, per lei diventa un tesoro. Come una vittima impavida, Afrin si ritrova da sola ad affrontare circostanze al di fuori del suo controllo. Coraggiosa e ribelle, Afrin trova ancora, nonostante la sua triste situazione, la capacità di resistere, sognare e sorridere. È importante ricordare che il documentario non potrà mai essere veramente obiettivo. Non potrà mai esserci una sola verità. Perché innanzitutto bisogna scegliere cosa filmare, come filmarlo, come montarlo… poi ci sono le musiche, l’editing, gli effetti speciali, e così via. Sono tutte queste scelte che spingono lo spettatore, in un modo o nell’altro, a provare determinate emozioni“. (note di regia).


Scheda del film

Titolo originale: Mighty Afrin: In the Time of Floods                 

Nazione: Grecia, Francia, Germania

Sceneggiatura e regia: Angelos Rallis        

Genere: Documentario

Durata:  93’                        

Anno:  2023        

Data di uscita: 14 aprile 2024

Cast: Afrin KhanomBonna AkterFeroza BegumBadal SholidShorna Akter Asha

Produzione: Maria del Mar Rodriguez, Angelos Rallis – AR PRODUCTIONS

Distribuzione: The Piranesi Experience con il patrocinio di Amnesty International, WWF Italia,     

                           Legambiente, Greenpeace e Save The Children. Promossa da UCCA/Arci.