Monthly Archives:ottobre 2024

***ACEC 75*** FAMILIA di Francesco Costabile

VENERDÌ 15 NOVEMBRE – ore 21.00

 

SERATA EVENTO PER IL 75°ANNIVERSARIO

ACEC – SALE DELLA COMUNITÀ

 

Sito evento nazionale

 

Precederà la proiezione il collegamento in simulcast

del regista e degli attori del film, Barbara Ronchi Francesco Di Leva Francesco Gheghi

 

|| L’evento segue il normale tariffario di botteghino ||

TRAMA: Tratto dal libro “Non sarà sempre così” di Luigi Celeste (Piemme), il film racconta una storia vera. Luigi Celeste ha vent’anni e vive con la madre Licia e il fratello Alessandro. I tre sono uniti da un legame profondo. Sono quasi dieci anni che nessuno di loro vede Franco, il padre che ha reso l’infanzia dei due ragazzi e la giovinezza di Licia un ricordo fatto di paura e violenza. Luigi, alla ricerca di un senso di appartenenza e di identità, si unisce a un gruppo di estrema destra dove respira ancora rabbia e sopraffazione, come se quella subita durante l’infanzia non avesse trovato una via di redenzione. Un giorno il padre torna dal carcere e dall’allontanamento famigliare, scopre dove si è trasferita la famiglia e rivuole i suoi figli. Recita la parte dell’uomo che è cambiato e ha capito di aver sbagliato, tutto sembra essersi aggiustato quando le antiche paranoie riemergono feroci e incontrollabili. Quella di Luigi e della sua famiglia è una storia che arriva al fondo dell’abisso per compiere un percorso di rinascita, costi quel che costi. Un melodramma nero che contamina diversi linguaggi tipici del cinema di genere: dal thriller psicologico, al cinema horror fino al film a tematica sociale. In questa contaminazione c’è il desiderio di sperimentare, coinvolgere lo spettatore, andare in profondità e rendere questo racconto universale.

Sito ufficiale


Familia è stato scelto dalle sale ACEC come evento speciale di venerdì 15 novembre per focalizzare l’attenzione sul tema, purtroppo sempre urgente, della violenza domestica. Alle ore 21:00 il regista Francesco Costabile saluterà ed introdurrà brevemente la proiezione del film, al termine e insieme agli attori del film: Francesco Di Leva, Barbara Ronchi, Francesco Gheghi. L’evento, moderato dalla giornalista Laura Mandolini, metterà in rete trenta sale per poter creare un’esperienza di cineforum diffuso. “È anche questo il senso della rete ACEC” dice il Presidente dell’Associazione Don Gianluca Bernardiniusare la nostra comunità di sale, spesso monoschermo, come un’unica grandissima multisala diffusa su tutto lo stivale per offrire esperienze cinematografiche intense e di senso”.

Lettera di don Gianluca Bernardini per il 75°Anniversario dell’ACEC


Scheda del film

Titolo originale: Familia                                          

Nazione: Italia        

Sceneggiatura: Francesco CostabileAdriano ChiarelliVittorio Moroni

Regia: Francesco Costabile     

Durata:  124’     

Genere: Drammatico                                               

Distribuzione: Medusa Film

Anno:  2024                                                             

Data di uscita: 02 ottobre 2024                                                                                              

Cast:  Francesco GheghiBarbara RonchiFrancesco Di LevaMarco CicaleseFrancesco De LuciaStefano ValentiniTecla InsoliaEnrico BorrelloGiancarmine UrsilloCarmelo TedescoEdoardo Paccapelo

Produzione: Tramp Limited con Indigo Film e O’ Groove in collaborazione con Medusa Film


***MASTROIANNI100*** – UNA GIORNATA PARTICOLARE di Ettore Scola

Lunedì 11.11: 17.00 – 19.00 – 21.00

Martedì 12.11: 21.00  

 

Restaurato da CSC – Cineteca Nazionale in collaborazione con L’Immagine Ritrovata


Trama: 6 maggio del 1938, giorno della visita di Hitler a Roma. In un comprensorio popolare, Antonietta, moglie di un usciere e madre di sei figli, prepara la colazione, sveglia la famiglia, aiuta nei preparativi per la parata. Una volta sola, inavvertitamente, apre la gabbietta del merlo che va a posarsi sul davanzale di un appartamento difronte al suo. Bussa alla porta, ad aprirle è Gabriele, ex annunciatore dell’EIAR che sta preparando la valigia in attesa di andare al confino perché omosessuale. Mentre la radio continua a trasmettere la radiocronaca dell’incontro tra Hitler e Mussolini, Antonietta e Gabriele si rispecchieranno l’una nell’altro. 

Marcello: “Con Ettore Scola ho fatto sei o sette film. In Una giornata particolare, mi ricordo, c’era una telefonata molto delicata che io, nel ruolo di un omosessuale, facevo evidentemente al mio amico. “Ettore”, gli dissi, “il pudore mi suggerisce di fare questa scena tutta di schiena. Vieni dietro la mia nuca, con la macchina da presa, perché le cose che dico non siano violente, non arrivino allo spettatore in maniera sgradevole”. Scola fu d’accordo. Ed è uno dei momenti più belli del film. Sempre nella Giornata particolare, Ettore mi chiese se ricordavo una canzone della mia adolescenza. Me ne ricordai una che sentivo a casa di mia zia, che aveva tre figlie, quando la domenica ballavamo: “Belle bimbe innamorate – Le arance comprate – Hanno un magico sapore – Un profumo d’amore”. È con questa musichetta che nel film mostro a Sophia Loren una certa danza. Per me, Una giornata particolare resta un esempio di cinema veramente straordinario, semplice, netto. Vogliamo osare? Un capolavoro”.

Approfondimento della Cineteca di Bologna


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale:  Una giornata particolare                          

Data di uscita: 12 agosto 197

Sceneggiatura: Maurizio Costanzo, Ruggero Maccari, Ettore Scola

Regia: Ettore Scola                                                                      

Nazione: Italia

Genere: Drammatico                   

Durata:         106’             

Anno:       1977

Cast:       Sophia Loren (Antonietta Tiberi), Marcello Mastroianni (Gabriele), John Vernon (Emanuele), Françoise Berd (portinaia), Nicole Magny (figlia del cavaliere), Patrizia Basco (Romana), Tiziano De Persio (Arnaldo), Maurizio Di Paolantonio (Fabio), Antonio Garibaldi (Littorio), Vittorio Guerrieri (Umberto).

Schede cast: Sophia LorenMarcello MastroianniJohn VernonFrançoise BerdNicole MagnyPatrizia BassoTiziano De PersioMaurizio De PaolantonioAntonio GaribaldiVittorio GuerrieriAlessandra Mussolini

Produzione: Carlo Ponti per Compagnia Cinematografica Champion, Canafox Films

Distribuzione: Cineteca di Bologna


BERLINGUER. LA GRANDE AMBIZIONE di Andrea Segre

 

|| Lunedì 04.11 e Martedì 05.11 alle 21.15 il film non sarà proiettato ||


TRAMA: “Di solito si vede la lotta delle piccole ambizioni, legate a singoli fini privati, contro la grande ambizione, che è indissolubile dal bene collettivo”. (A.Gramsci).

Quando una via sembra a tutti impossibile, è necessario fermarsi? Non l’ha fatto Enrico Berlinguer, segretario negli anni Settanta del più importante partito comunista del mondo occidentale, con oltre un milione settecentomila iscritti e più di dodici milioni di elettori, uniti dalla grande ambizione di realizzare il socialismo nella democrazia. Sfidando i dogmi della guerra fredda e di un mondo diviso in due, Berlinguer e il PCI tentarono per cinque anni di andare al governo, aprendo a una stagione di dialogo con la Democrazia Cristiana e arrivando a un passo dal cambiare la Storia. Dal 1973, quando sfuggì a Sofia a un attentato dei servizi bulgari, attraverso le campagne elettorali e i viaggi a Mosca, le copertine dei giornali di tutto il mondo e le rischiose relazioni con il potere, fino all’assassinio nel 1978 del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro: la storia di un uomo e di un popolo per cui vita e politica, privato e collettivo, erano indissolubilmente legati. “Berlinguer era piccolo, gracile, silenzioso e riflessivo, studiava molto, scriveva tantissimo, parlava con grande calma e precisione, guardava negli occhi, ascoltava. Raramente usava o urlava slogan, anche quando si trovava di fronte a centinaia di migliaia di persone, come è spesso capitato. Queste sue caratteristiche, così diverse da altri leader del Novecento, lo fecero amare da tantissimi italiani, dai comunisti, ma anche da chi comunista non lo è mai stato”. (note di regia). Dopo la presentazione alla Festa del Cinema di Roma arriva nelle sale un film la cui parte più calda, vibrante non è negli interni in casa, né nelle stanze di Botteghe Oscure o del Parlamento, dove l’atmosfera si fa plumbea e la voragine del grottesco è sempre a un passo. Sta nelle scene “di strada”, nei momenti di militanza attiva, negli incontri con gli operai e le operaie, con i lavoratori e la gente delle periferie. Sta nell’energia di testa e cuore dei comizi, nel nutrirsi alla radice popolare della lotta, nella rabbia e nella “festa collettiva”. È soprattutto qui che interviene il lavoro sull’archivio, straordinario fatto dal regista e dallo sceneggiatore.


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale: Berlinguer                                           

Nazione: Italia            

Regia: Andrea Segre                                                        

Durata:  123’

Sceneggiatura: Andrea Segre, Marco Pettenello    

Distribuzione: Lucky Red

Genere: Biografico                                                   

Produzione: Jolefilm, Vivo Film

Anno:  2024                                                             

Data di uscita: 31 ottobre 2024                                                                                              

Cast: Elio GermanoPaolo PierobonRoberto CitranStefano AbbatiFrancesco AcquaroliPaolo CalabresiPierluigi CoralloNikolay DanchevSvetoslav DobrevLuca LazzareschiLucio Patane’Andrea PennacchiElena RadonicichFabrizia SacchiGiorgio Tirabassi


***IL CINEMA RITROVATO*** – PARIS, TEXAS di Wim Wenders

Lunedì 04.11: 18.00 – 21.00

Martedì 05.11: 21.15

 

Nel 40°Anniversario dell’uscita in sala

Versione restaurata in 4K

Support di Chanel e German Film Heritage Funding Program (FFE)

 

Versione originale sottotitolata in italiano


Paris, Texas. Wim Wenders 1983/84

TRAMA: In una vasta zona desertica, nei pressi del confine tra Messico e Stati Uniti, un uomo vaga senza meta. Stremato, entra in un bar di una stazione di servizio e cade in terra svenuto. Subito viene soccorso da un medico, che gli chiede informazioni: il vagabondo potrebbe raccontare che si chiama Travis e che è divorato dal rimorso e dal senso di colpa nei confronti del figlioletto Hunter e della moglie Jane che aveva tormentato con la sua gelosia. Potrebbe raccontare, ma è chiuso in un mutismo totale. Il dottore fruga allora nelle tasche di Travis e trova un foglietto sgualcito: è l’indirizzo del fratello Walter. Da Los Angeles Walt si mette in viaggio per riprendersi il fratello e durante il ritorno sono vani i tentativi di dialogo: a stento pronuncia “Paris, Texas”. I due fratelli arrivano a casa, ad accoglierli c’è Anne, la moglie di Walt, e Hunter che ha otto anni e vive con gli zii. Travis, sulle macerie della sua vita, comincia un’opera di ricostruzione. Poco importano le sorprese che incontrerà, vuole ricominciare a parlare con la vita e riabilitarsi agli occhi della sua amata Jane e di suo figlio, lasciandosi dietro i fantasmi di Paris Texas, un piccolo desolato terreno, che ha comprato, in fondo, solo per amore. Per Emmanuel Carrère Paris, Texas è “il film più calmo, più sobrio che Wenders abbia mai diretto”. Sicuramente è l’opera che ha definitivamente consacrato il regista tedesco tra i grandi autori del cinema mondiale, vincendo la Palma d’oro a Cannes. L’ultimo film del periodo americano di Wenders, scritto da Sam Shepard, è un road movie libero, tenero e disperato, un omaggio ai luoghi del western, una rilettura umanissima dei generi hollywoodiani.

Scheda della Cineteca di Bologna


Scheda del film 

Titolo originale: Paris, Texas                                        

Data di uscita: 19 Settembre 1984

Sceneggiatura: Sam Shepard, L.M. Kit Carson

Regia: Wim Wenders                                                      

Nazione: USA

Genere: Drammatico          

Durata:         150’           

Anno:       1984

Cast: Harry Dean StantonDean StockwellSocorro ValdezBernhard WickiNastassja KinskiJohn LurieSam BerryHunter CarsonAurore ClémentTom FarrellJustin Hogg

Produzione: Road Movies Filmproduktion, Argos Films, 20th Century Fox, Channel Four Films, Pro-ject Filmproduktion, Westdeutscher Rundfunk

Distribuzione: Cineteca di Bologna   


THE APPRENTICE – Alle origini di Trump di Ali Abbasi

 


 

TRAMA: New York, anni Settanta. Erede di un’importante famiglia di costruttori, Donald J. Trump è determinato ad affermarsi nel mondo degli affari e “conquistare” la Grande Mela. In un club esclusivo, frequentato dagli uomini più in vista della città, conosce Roy Cohn, avvocato e faccendiere politico già al fianco del senatore McCarthy, che riconosce in Donald un suo alter ego alle prime armi. Il loro incontro segna l’inizio dell’ascesa del protagonista e di un rapporto fondato su un’evidente fame di potere che allo stesso modo li caratterizza. Presentato in anteprima assoluta all’ultimo Festival di Cannes, nell’anno delle 60° elezioni presidenziali negli Stati Uniti, The Apprentice intende far parlare pubblico e critica. Secondo il New Yorker, The Apprentice è il “film giusto al momento giusto”, per motivi evidentemente legati non solo alla campagna elettorale in atto, mentre non sono mancate le critiche – tutt’altro che inaspettate – da parte dell’entourage dell’ex Presidente, che ha definito l’opera “spazzatura di pura finzione”. Al di là della posizione politica di ciascuno di noi, vi sono molti modi per approcciare la visione della pellicola. Il racconto del regista iraniano Ali Abbasi (Border, Holy Spider) incuriosisce e stuzzica lo spettatore che vuole conoscere più a fondo Donald Trump come personaggio contemporaneo, oltre che uomo politico, e capire le sue sfaccettature e le motivazioni delle sue scelte. Forte di una narrazione già nota, in particolare dopo il mandato di Trump come 45° Presidente statunitense, il pubblico è così incaricato di trovare, se necessario, similitudini e differenze con la narrazione quotidiana dei media. L’opera si sviluppa su tre elementi principali: la figura di Donald Trump, quella di Roy Cohn e gli stessi personaggi in relazione al contesto in cui agiscono, spinti da valori e obiettivi comuni. La regia è precisa e attenta. Si affida ciecamente alla penna del giornalista Gabriel Sherman e alla fotografia granulosa e opaca di Kasper Tuxen, che descrive un mondo solo apparentemente in ascesa e sembra nascondere l’ambiguità degli affari nelle mani di Trump. (thesoundcheck.it)

CORRIERE_DELLA_SERA_1


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale: The Apprentice                           

Nazione: USA         

Regia: Ali Abbasi                                                       

Durata:  120’

Sceneggiatura: Gabriel Sherman                          

Distribuzione: BIM Distribuzione

Genere: Biografico, Drammatico                          

Anno:  2024                                                             

Data di uscita: 17 ottobre 2024                                                                                              

Cast: Sebastian StanJeremy StrongMaria BakalovaMartin DonovanPatch DarraghStuart HughesEoin DuffyChloe MadisonCatherine McNallyCharlie CarrickBen SullivanMark RendallJoe PingueJim MonacoBruce BeatonIan D. Clark

Produzione: Gidden Media, Kinematics, Profile Pictures, Scythia Films, Tailored Films


 

 

 

 

                                    

GOODBYE JULIA di Mohamed Kordofani

 

TRAMA: A Khartoum una donna investe un ragazzino delle baracche ferendolo non gravemente. L’episodio scatenerà l’omicidio del padre del bambino per mano del marito della donna, convinto (erroneamente) che l’uomo volesse aggredire sua moglie per l’incidente capitato al piccolo. Una morte scaturita da una valutazione presa con leggerezza, un omicidio rimasto senza conseguenze nella capitale del Sudan nel 2005, alla vigilia della secessione del Sud Sudan, dove regnano caos e violenza. Mona, la donna che ha provocato la morte dell’uomo, non si dà pace. Lei, musulmana, benestante, appartenente alla gente del Nord, scopre l’identità dell’uomo ammazzato, che viveva in povertà con sua moglie e il bambino. Senza rivelare chi è, Mona avvicina la vedova, Julia, una cristiana del Sud che non ha mai smesso di interrogarsi sulla scomparsa del marito, e le offre di diventare la sua domestica, un’occasione di riscatto per entrambe ma soprattutto per lei che prova così ad espiare il suo senso di colpa. Le due donne, provenienti da contesti sociali e culturali diversi, si scopriranno unite e molto simili, specie nel bisogno di trovare sprazzi di indipendenza in una società chiusa e patriarcale. Il segreto di Mona, però, non è destinato a restare tale per sempre. La situazione del Paese, con le popolazioni del Sud dirette ai seggi per la storica secessione del 2011, farà precipitare tutto. Mona e Julia dovranno fare i conti col passato, con l’inganno e il perdono sperimentando le possibilità di un dialogo che non è quello tra due donne ma è quello di un Paese intero. Prima pellicola sudanese presentata al Festival di Cannes: viene premiata con successo nel 2024, nella sezione Un Certain Regard, dove il film ha ricevuto il Premio Libertà. Una storia femminile, iscritta in un intimo formato 4:3, la storia di un rapporto tra donne cementato proprio da un terribile segreto che non si può rivelare. Il marito prepotente e l’emancipazione di Mona, schiacciata nella vita coniugale nelle sue aspirazioni artistiche di cantante, aggiungono un ulteriore ingrediente che svela il rapporto tra nordisti e sudisti, rapporto tra dominatori e dominati, musulmani e cristiani, ma anche tra uomo prevaricatore e donna sottomessa. La scissione del paese in due viene così resa come una separazione coniugale, alla fine consensuale ma dopo molti conflitti.

 


Scheda del film

Titolo originale: Wadāʻan Jūlyā                             

Nazione: Sudan, Svezia                                                                                           

Sceneggiatura e Regia: Mohamed Kordofani    

Durata:  120’

Distribuzione: Satine Film                                      

Produzione: Station Films

Genere: Drammatico                                               

Anno:  2024                                                             

Data di uscita: 24 ottobre 2024                                                                                              

Cast:  Eiman YousifSiran RiakNazar GomaGer DuanyIssraa El-Kogali    


ALL WE IMAGINE AS LIGHT – AMORE A MUMBAI di Payal Kapadia

 


TRAMA: Mumbai, città enorme e tentacolare, le cui voci, montate su immagini di scorci urbani ne sottolineano la vastità claustrofobica. Qui, si conosce l’esperienza di anonimi individui che hanno abbandonato i loro villaggi rurali, per cercare lavoro nella metropoli. Tra questi, due donne coinquiline, l’infermiera Prabha e la studentessa Anu, la prima lasciata sola da un marito partito per la Germania (un marito sposato con la formula dei matrimoni combinati, alla quale Prabha non ha saputo sfuggire), la seconda fidanzata con un ragazzo musulmano e costretta per questo a rimanere nell’ombra; con loro una terza donna, la più matura Parvaty, sfrattata dalla sua casa dalla speculazione edilizia che sta cambiando faccia al loro quartiere  e costretta, per questo a fare ritorno a casa. Lo stile ampio coglie le tre donne nella città, le segue nelle loro abitudini, al lavoro, in casa, isola nel buio colori pieni (blu, rosso), fonde le loro figure nel paesaggio, cerca nei toni contemplativi e nella musica gentile un tono insieme svagato e rassegnato, crudo e un po’ compiaciuto. La regista riesce a fare un film universale, capace di parlare anche al cuore degli uomini perché, pur essendo incentrato sulle donne, e in particolare su tre donne, la solitudine rappresentata è quella di tutti, uomini compresi: quelli delle nuove generazioni soffrono e sperano come le donne. Già apprezzata documentarista, sembra voler annegare le sue protagoniste in una Mumbai notturna e affollata, facendo intuire i limiti che società ed educazione impongono alle donne e concedendosi il tempo per scavare nell’anima di tre amiche che non vedono soluzioni ai loro problemi se non, forse, nella forza dei sogni. Sogni che prendono il sopravvento nella seconda parte del film quando Prabha e Anu seguono Parvaty nel suo villaggio in riva al mare e il realismo minimalista delle scene di Mumbai trascolora in una dimensione misteriosa, quasi trascendentale, dove i fantasmi del loro desiderio (il marito, l’amante) sembrano acquistare una improvvisa impalpabile concretezza, magica e favolistica. Grand Prix Speciale della Giuria al 77° Festival di Cannes, ci porta in dense e sinuose pennellate visive, per un racconto di sentimenti sfuggenti e timidamente inseguiti, di generoso sostegno amicale oltre le differenze sociali e generazionali.



SCHEDA DEL FILM

Titolo originale: All We Imagine as Light            

Nazione: Francia, India, Olanda, Italia                                                                  

Sceneggiatura e Regia: Payal Kapadia                 

Durata:  110’

Distribuzione: Europictures                                   

Genere: Drammatico  

Anno:  2024                                                             

Data di uscita: 10 ottobre 2024                                                                                              

Cast:  Kani KusrutiDivya PrabhaChhaya KadamHridhu Haroon

Produzione: Petit Chaos, Another Birth, Chalk and Cheese Films, Arte France Cinéma, Les Films Fauves, BALDR Film, Pulpa Films


🇵🇸***NAZRA – PALESTINE SHORT FILM FESTIVAL***🇵🇸

Lunedì 28 ottobre

Inizio proiezioni: ore 21.00

Sito ufficiale

 

Gli eventi del Nazra sono a ingresso gratuito, con contributo libero a sostegno del festival

✨La tappa barese del NAZRA è ideata e curata da Spine Bookstore, La Scatola Blu, Armata Brancaleone, ExPostModerno, Spazio17, ColoRadio, singolə

✨In collaborazione con Officina degli Esordi, S/murare il Mediterraneo, Cinema Splendor


 

***IL CINEMA RITROVATO*** CARRIE – LO SGUARDO DI SATANA di Brian De Palma

Lunedì 21.10: 17.00 – 19.00 – 21.00

Martedì 25.10: 21.00

 

Restauro promosso dalla Fondazione Cineteca di Bologna.

Versione originale sottotitolata in italiano

Film vietato ai minori di anni 14

🎟️ Ridotto studenti: 4,5


TRAMA: Le storie di adolescenza di Stephen King nascono dai suoi ricordi come insegnante e come allievo, “un tempo di sofferenza e risentimento”. Lo paragona alle iniziazioni tribali degli irochesi che colpiscono con le mazze i giovani guerrieri. Sostituite le mazze con gli insulti e avrete lo spogliatoio della scuola in cui si apre Carrie, con le ragazze che lanciano assorbenti alla coetanea sessualmente inconsapevole. Dall’estasi in slow motion nello spogliatoio femminile all’improvviso e rabbioso attacco contro una ragazza sanguinante e disperata, il sogno erotico cede il passo all’incubo. […] Una scuola superiore di periferia è un microcosmo. I coetanei di Carrie sono darwinisti sociali, se la prendono con i più deboli. “Volevo che il lettore vedesse che questa ragazza era maltrattata”, spiega King. “Quello che fa non è cattivo, non è nemmeno vendetta. È semplicemente il modo in cui si reagisce quando si viene feriti con crudeltà”. De Palma sostiene che il potere della ragazza sia puramente emotivo. Per il regista sono la maturazione e lo sviluppo fisico di Carrie a stimolarne i talenti. Il sangue porta con sé il potere. Carrie rappresenta un’eccezione tra i molti bambini dotati di King. È allo stesso tempo vittima e mostro. Una creatura letteralmente divisa in split screen. È questo che separa Carrie dalla raccapricciante serie di slasher movie venuti sulla sua scia. King ha convocato Il dottor Jekyll e Mister Hyde in una scuola superiore e il pubblico arde in attesa della sua vendetta. […] La deliberata tensione drammatica creata da De Palma tra la commedia d’exploitation per teenager e l’horror psicologico avrà un’enorme influenza. Carrie avrebbe scatenato non solo l’ondata di horror adolescenziali da Halloween a Scream, ma commedie di ambientazione scolastica come Animal House e Porky’s. […]

Scheda di approfondimento Cineteca


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale: Carrie                                                  

Data di uscita: 22 febbraio 1977

Soggetto: dal romanzo omonimo (1974) di Stephen King

Sceneggiatura: Lawrence D. Cohen

Regia: Brian De Palma                                                     

Nazione: USA

Genere: Horror, Drammatico       

Durata:   98’             

Anno:       1976

Cast: Sissy SpacekAmy IrvingPiper LaurieJohn TravoltaWilliam KattNancy AllenBetty BuckleyNoelle NorthPriscilla PointerP.J. SolesMichael TalbottHarry GoldCindy DalyRory Stevens

Produzione: United Artists – Warner Home Video, De Agostini (gli scudi) – 20th Century Fox

Distribuzione: Cineteca di Bologna


LA STORIA DI SOULEYMANE di Boris Lojkine

 


TRAMA: Premio della Giuria e per il Migliore attore nella sezione Un Certain Regard è un racconto sincero e pieno di umanità che ci parla di Souleymane, ragazzo della Guinea, migrante senza documenti, rider che pedala determinato e consegna cibo a domicilio mentre studia per superare l’esame che gli permetterà di ottenere lo status di rifugiato. 48 ore di vita, tra clienti ingrati, sfruttatori che chiedono il pizzo, contrattempi ed inseguimenti di autobus che non lo aspettano, in attesa di quell’appuntamento presso l’Ufficio francese per la protezione dei rifugiati e degli apolidi (OFPRA) per la richiesta di asilo. A schiaffo, la regia di Lojkine non sta mai ferma. La camera si muove, si contorce, sembra quasi in ritardo rispetto alla corsa di Souleymane, sballottolato tra un ordine e l’altro. Una messa in scena fortemente cinematografica. Cinema metropolitano, nudo e crudo. Grande cinema e grande regia, oltre ad un prospetto umano (rappresentato dall’esordiente Sangare) che ha la capacità di tenere sotto controllo un crescendo inesorabile, e quindi rispecchiando, senza forzature o esagerazioni, un cosmo quotidiano, rivisto tramite un controllo ragionato (ma forse fin troppo palese nella sua facilità didascalica) che esalta ancora di più l’ambientazione schizzata. Oltre al ritmo incalzante, alla dimensione molto fisica e molto empatica, con la macchina da presa incollata a un personaggio in continuo movimento, il film riesce a trattare molto bene tutte le sfaccettature della situazione psicologicamente provante dell’esule (dalle telefonate a casa su Facetime alla madre malata e alla sua ex riluttante a sposare un altro uomo), i dubbi, l’istinto di sopravvivenza in un ambiente urbano dove tutto non è necessariamente ostile ma dove nulla è facile.  “Nel contesto politico attuale diventa più importante e urgente parlare di migrazione una cosa che in Francia come in Italia da alcuni anni ha preso un posto enorme nei discorsi politici – dice Lojkine -. Oggi i migranti vengono visti troppo come figurine, persone disumanizzate, io volevo esattamente fare il contrario, non volevo dare nessun messaggio, ma far stare attaccato lo spettatore a Souleymane e alla sua bicicletta.


Scheda film

Titolo originale: L’Histoire de Souleymane

Nazione: Francia

Regia: Boris Lojkine

Sceneggiatura: Boris Lojkine, Delphine Agut    

Genere: Drammatico                                               

Durata:  93’

Anno:  2024

Data di uscita: 10 ottobre 2024                                                                                              

Cast: Nina MeurisseYaya DialloAbou SangareKeita DialloMamadou BarryYounoussa Diallo

Produzione: Unité, Ciné+, Fonds Images de la Diversité, Agence Nationale pr Cohésion des Territoires

Distribuzione: Academy Two