黒澤明, 黒沢明
Lunedì 20 gennaio
16.00 – 18.30 – 21.00
Versione Originale con sottotitoli in italiano
Lunedì 27 gennaio
16.30 – 18.45 – 21.00
Versione Originale con sottotitoli in italiano
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🇯🇵 ᴛᴜᴛᴛɪ ɪ ꜰɪʟᴍ ꜱᴀʀᴀɴɴᴏ ᴅɪꜱᴘᴏɴɪʙɪʟɪ ꜱᴏʟᴏ ɪɴ ᴠᴇʀꜱɪᴏɴᴇ ᴏʀɪɢɪɴᴀʟᴇ ꜱᴏᴛᴛᴏᴛɪᴛᴏʟᴀᴛᴀ 🇯🇵
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A iniziare da I SETTE SAMURAI, il film giapponese più noto in Occidente, un’ode alla resistenza morale contro la sfiducia e la disperazione. Adorato da Fellini, Il film che influenzò profondamente Peckinpah, Coppola e Lucas, per citare solo alcuni tra i registi che più hanno “riformato” il cinema hollywoodiano.
Ad accompagnare questo film colossale, altri 4 capolavori tutti realizzati da Kurosawa per la Toho, tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ’60: CANE RANDAGIO (1949) è un poliziesco serratissimo, con una storia simile a Ladri di biciclette, dove però il derubato è un giovane poliziotto a cui viene sottratta la pistola d’ordinanza. È anche l’inizio di uno dei più leggendari sodalizi della storia del cinema, quello con Toshiro Mifune, e la prima di sei collaborazioni con lo sceneggiatore Ryuzo Kikushima. VIVERE (1952) è considerato da alcuni critici il suo capolavoro; mai distribuito in Italia, è un percorso di scoperta di sé, il racconto di un’avventura interiore scatenata dall’approssimarsi della morte. Infine, il sequel di YOJIMBO – LA SFIDA DEL SAMURAI (1961) (già presentato in autunno) e SANJURO (1962), due parodie della violenza, opere senza le quali non ci sarebbe stato Sergio Leone e probabilmente nemmeno Quentin Tarantino.
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In pochi si sono chiesti perché, vedendo un film di David Lynch, ci si sente a casa.
Anche di fronte ai mondi più oscuri, alle minacce più irrazionali, alla violenza più raccapricciante, l’universo ribattezzato come Lynchtown è diventato per noi famigliare.
Amiamo abitarci, tornarci, metterci alla prova ogni volta.
E non è un caso che la notizia improvvisa della morte del regista americano abbia suscitato una delle più sincere e unanimi ondate di affetto che si ricordino per un artista: evidentemente quel piacere di fronte ai suoi racconti distorti e geniali è sempre stato dettato dall’integrità artistica e dalla trasparenza creativa.
Lynch, in pratica, ci ha sempre detto la verità, si è confessato con un candore unico, si è spogliato delle sue visioni e le ha condivise senza filtri, da uomo generosissimo quale era e testardamente dedito al suo cinema e alle sue immagini.
Rivedere i suoi film significa ora riguardare in prospettiva tutta la nostra Lynchtown personale, perdendoci volontariamente in quel magnifico e impareggiabile labirinto visionario dove i confini tra un’opera e l’altra tendono a sfumare. (Roy Menarini)
DAVID LYNCH
lunedì 10 febbraio
MULHOLLAND DRIVE
martedì 11 febbraio
LOST HIGHWAY
lunedì 17 febbraio
ELEPHANT MAN
martedì 18 febbraio
THE STRAIGHT STORY