In pochi si sono chiesti perché, vedendo un film di David Lynch, ci si sente a casa.
Anche di fronte ai mondi più oscuri, alle minacce più irrazionali, alla violenza più raccapricciante, l’universo ribattezzato come Lynchtown è diventato per noi famigliare.
Amiamo abitarci, tornarci, metterci alla prova ogni volta.
E non è un caso che la notizia improvvisa della morte del regista americano abbia suscitato una delle più sincere e unanimi ondate di affetto che si ricordino per un artista: evidentemente quel piacere di fronte ai suoi racconti distorti e geniali è sempre stato dettato dall’integrità artistica e dalla trasparenza creativa.
Lynch, in pratica, ci ha sempre detto la verità, si è confessato con un candore unico, si è spogliato delle sue visioni e le ha condivise senza filtri, da uomo generosissimo quale era e testardamente dedito al suo cinema e alle sue immagini.
Rivedere i suoi film significa ora riguardare in prospettiva tutta la nostra Lynchtown personale, perdendoci volontariamente in quel magnifico e impareggiabile labirinto visionario dove i confini tra un’opera e l’altra tendono a sfumare. (Roy Menarini)
— IN PROGRAMMAZIONE —
DAVID LYNCH
lunedì 10 febbraio
MULHOLLAND DRIVE
martedì 11 febbraio
LOST HIGHWAY
lunedì 17 febbraio
ELEPHANT MAN
martedì 18 febbraio
THE STRAIGHT STORY