Monthly Archives:marzo 2025

BERLINO, ESTATE ‘42 di Andreas Dresen

 


Trama: Dedicato a una storia d’amore unica nel suo genere, quella struggente fra Hilde e Hans Coppi: giovani eroi della resistenza tedesca contro il nazismo, la loro vicenda è realmente accaduta e merita di essere riscoperta. L’estate del 1942 è stata per Hilde la più bella della sua vita: ha conosciuto e sposato Hans e ora aspetta un bambino. Ma Hans fa parte di un movimento antinazista clandestino, che sarà ribattezzato L’Orchestra Rossa, a cui decide di aderire la stessa Hilde, partecipando ad azioni molto rischiose. Catturata dalla Gestapo, Hilde dovrà partorire suo figlio in carcere, ma sarà quest’ultimo a darle la forza di continuare a resistere nei momenti più bui. L’opera trova nei momenti più privati della protagonista, una coinvolgente intensità, a cominciare dal legame con il figlio appena nato fino a rapporto con la sua carceriera, Miss Kuhn che non scende mai in un inutile sentimentalismo ma nel quale si percepisce una complicità nascosta e un rispetto autentico. Evidentemente quella di Hilde Coppi è una storia che Dresen sentiva particolarmente. La voce fuori-campo oggi del figlio ottantenne sulla madre dimostra quanto queste lettere d’amore (scritte proprio dalla protagonista) hanno ancora lo stesso impatto nel corso del tempo. La dedizione e la disciplina di Hilde Coppi in entrambe le fasi dalla sua vita (vita sentimentale e prigionia), a cui si aggiunge il suo grande amore materno, sono i tratti distintivi di un personaggio che viene rappresentato come rivoluzionario proprio grazie alle proprie doti di resilienza e ricerca di una dignitosa normalità pur nelle tremende difficoltà della guerra. La voglia di trovare scampoli di felicità come atto politico diventa, dunque, il messaggio di cui il personaggio porta il segno lungo tutto il film.  Tra le più interessanti peculiarità dell’opera c’è la scelta di Laila Stieler in sceneggiatura di lasciar trasparire con buona efficacia una certa dose di empatia, diffusa nella società tedesca anche negli anni più oscuri del regime nazista: la persistenza dell’umanità in alcuni personaggi del film si contrappone, con diretta linearità, alla rappresentazione (maggioritaria nella storia dell’audiovisivo) di un popolo troppo corrotto o spaventato per reagire o abbandonarsi anche solo ai più banali gesti di benevolenza.


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale: In Liebe, Eure Hilde                                      

Nazione: Germania                                                                         

Sceneggiatura: Laila Stieler                                                       

Durata:  124’                                                                                      

Regia: Andreas Dresen                            

Genere: Drammatico

Anno:  2024                                               

Data di uscita: 20 marzo 2025                 

Cast: Liv Lisa FriesJohannes HegemannSina MartensLisa WagnerAlexander ScheerEmma BadingLisa HrdinaLena Urzendowsky

Produzione: Pandora Film         

Distribuzione: Teodora Film


IL CASO BELLE STEINER di Benoît Jacquot

— IN PROGRAMMAZIONE  —

19.15

 

|| Lunedì 07.04 e Martedì 08.04 il film non verrà proiettato  ||

 


Trama: Il film si basa sul romanzo La morte di Belle (1952) dello scrittore George Simenon, ma qui, il regista cambia ambientazione e periodo storico, accentuando il tema dell’ambiguità e del dubbio. Siamo in una piccola città di provincia e protagonisti della vicenda sono i coniugi Pierre e Cléa. Lui è un insegnante di matematica e lei è ottica. La loro è una vita tranquilla e monotona, fatta di piccole abitudini. Un giorno arriva Belle, la giovane figlia di un loro amico che si sono offerti di ospitare per un anno. Quando una notte, la ragazza viene trovata misteriosamente morta in casa, inizia un vero calvario per la coppia. Pierre era l’unico presente in casa quella notte, e secondo la perizia, Belle è stata strangolata. Lui diventa inevitabilmente il principale indiziato. Privo di un alibi, Pierre nega di aver avuto alcun rapporto con lei ma finirà per trovarsi al centro di un’indagine che sconvolgerà la loro vita, fino a quel momento, del tutto pacifica. Indagine che guarda ad un uomo dal comportamento – quasi – imperturbabile, che si professa continuamente non colpevole. Sebbene diversi suoi atteggiamenti siano ambigui. E il delitto di Belle mette anche in luce come il rapporto con la moglie non sia così tanto solido. Una relazione che ormai si regge su convenzioni borghesi. Il caso Belle Steiner è una sorta di film invisibile e maledetto, nonché di una conturbante e ipnotica bellezza che affronta temi assolutamente centrali nella società contemporanea, tra cui la presunzione di innocenza, il processo mediatico, il giudizio popolare e come un evento straordinario possa sconvolgere la vita di un uomo comune, raccontando tutto attraverso lo stile autentico e avvincente del film noir. Il protagonista si trova a dover combattere non solo per dimostrare la sua innocenza, ma anche per mantenere la sua sanità mentale in un contesto sempre più oppressivo. Il confine tra verità e menzogna diventa sempre più labile, e lo spettatore è portato a chiedersi: Pierre è davvero vittima di un errore giudiziario, o sta nascondendo qualcosa? La verità è sempre assoluta o può essere manipolata dalle circostanze? Fino a che punto possiamo fidarci delle nostre percezioni? Ecco che in definitiva tutto il film non si limita a raccontare una storia di cronaca nera, ma diventa una potente metafora della condizione umana che dimostra come la paura possa trasformare anche la persona più rispettabile in un mostro.


Scheda del film

Titolo originale: Belle                                                      

Nazione: Francia        

Regia: Benoît Jacquot                                                     

Durata:  100’          

Sceneggiatura: Benoît JacquotJulien Boivent         

Genere: Drammatico, Thriller

Anno:  2024                                                                    

Data di uscita: 13 marzo 2025                                                                                 

Cast: Charlotte GainsbourgGuillaume CanetKamel Laadaili

Produzione: Ciné@, Macassar Productions  

Distribuzione: Europictures


LE DONNE AL BALCONE – THE BALCONETTES di Noémie Merlant

— IN PROGRAMMAZIONE  —

21.00

 

|| Lunedì 07.04  e Martedì 08.04 il film non verrà proiettato ||

 


TRAMA: Tre giovani donne vivono in un condominio di Marsiglia e si ritrovano ad affrontare un’ondata di caldo anomalo che ha colpito il sud della Francia, per cui è consigliato restare rinchiusi in casa. Ruby intrattiene i suoi clienti facendo la camgirl, Nicole trascorre l’intera giornata a spiare il loro sexy vicino di casa e la loro amica Élise si ritrova nel loro appartamento per sfuggire alle pressioni del suo fidanzato. Dal loro balcone le ragazze iniziano a osservare il loro misterioso vicino da cui è attratta Nicole, oggetto delle più svariate fantasie. Con il pretesto di discutere un risarcimento, le ragazze accettano l’invito a casa del vicino, entusiaste all’idea di conoscere finalmente quell’uomo così attraente. A notte fonda, Nicole ed Élise lasciano la casa del vicino per fare ritorno nel loro appartamento, al contrario di Ruby che resta in compagnia dell’uomo. Non immaginano, però, che durante quella notte un normale conflitto sfocerà in un vero e proprio bagno di sangue e, mentre si apprestano a escogitare un piano per uscire dai guai, il loro unico desiderio sarà la libertà. Siamo in una Marsiglia proletaria, tutta palazzoni e piccoli hotel in riva al mare, dominato da uomini che da desiderabili diventano indesiderabili e poi terrorizzanti e da donne che, stremate, alla fine reagiscono. Un mondo di uomini e di patriarcato, che all’inizio sembra un bersaglio destinato a rimanere sullo sfondo di quella che pare una commedia sgargiante e un po’ scollacciata. «Non avevo mai vissuto da sola e mai con altre donne, e questo mi ha fatto molto bene. Ci sono stati molti confronti tra noi, sui nostri sogni, sui nostri traumi, sui nostri desideri e sull’oppressione patriarcale. C’era un ragazzo che viveva dall’altra parte della strada – niente a che fare con il vicino del film – lo abbiamo visto che ci guardava, era curioso della nostra libertà, della nudità consentita tra di noi, che non era una nudità di seduzione, ma piuttosto quella di una fiducia ritrovata, di corpi che si rilassavano. Ho voluto partire da questo per il film, con una forte pulsione liberatoria di addentrarmi nell’umorismo, nel cruento, nell’eccesso, nell’assurdo, nel fantastico… Insomma, in una commistione di generi che riflette la pluralità dei messaggi: la denuncia delle oppressioni, ma anche e soprattutto la valorizzazione onirica della liberazione.» (note di regia)


Titolo originale: Les Femmes au balcon                                

Nazione: Francia

Sceneggiatura: Noémie Merlant, Céline Sciamma             

Durata:  103’                                                                                      

Regia: Noémie Merlant                          

Genere: Commedia, Fantasy, Thriller

Anno:  2025                                               

Data di uscita: 20 marzo 2025                 

Cast: Souheila YacoubSanda CodreanuNoémie MerlantLucas BravoNadège Bausson-DiagneChristophe MontenezHenri CohenAnnie Mercier

Produzione: Nord-Ouest Films 

Distribuzione: Officine UBU


***IL CINEMA RITROVATO*** – LUMIÈRE – L’AVVENTURA DEL CINEMA di Thierry Frémaux

Lunedì 07.04:

17.00 – 19.00 – 21.00

 

Martedì 08.04:

17.00  – 19.00  


Trama: Il film esce nel 130° anniversario della nascita del cinema con la leggendaria Uscita dalla fabbrica girata dai fratelli Lumière nel 1895. La voce narrante è di Valerio Mastandrea che presenta i 120 film Lumière inediti e restaurati. Un film che ci racconta la nascita del cinema e il suo rapporto con le immagini di oggi: i film Lumière di 50’’ anticipano di 130 anni i video dei nostri social media contemporanei. “Scoprire Lumière – L’avventura del cinema significa scoprire lo splendore dell’opera dei Lumière, associato a una stimolante riflessione sul cinema. Significa lasciarsi affascinare dalla bellezza delle prime immagini filmate e continuare a godere della vitalità del cinema, a 130 anni dalla sua invenzione. Significa collegare il piacere visivo, un viaggio attraverso i continenti, a una profonda riflessione sul cinema. Significa beneficiare di un eccezionale livello di restauro di opere del passato e lasciarsi stupire dalla loro modernità e dalla loro naturale affinità con il cinema contemporaneo. Questo lungometraggio è una vera e propria lezione sull’importanza di questa forma d’arte, la più giovane tra tutte, e sul suo potere evocativo. Lumière – L’avventura del cinema è diviso in undici capitoli e comprende un prologo e un epilogo (oltre a una sorpresa di Francis Ford Coppola, inserita di nascosto nei titoli di coda – guardate fino alla fine!)”. (Nota della produttrice Maelle Arnaud). Tra il 1895 e il 1905, i Lumière produssero oltre 1.400 film (e circa 1.000 altri film “non da catalogo”). Delle 1.428 opere elencate nei loro vari cataloghi, 1.422 sono state ritrovate e conservate, un’impresa eccezionale, considerando che l’80% della produzione cinematografica dell’epoca del cinema muto è scomparsa. I negativi di questi film sono principalmente in possesso dell’Institut Lumière, della Cinémathèque française e della Direzione del Patrimonio Cinematografico del CNC, e sono stati conservati da quest’ultima a partire dal 1995, quando è stato effettuato il censimento e la raccolta delle opere Lumière in occasione del centenario del cinema. Nel 2015 l’Institut Lumière ha avviato il restauro di circa 130 tra i più famosi film Lumière, grazie alle scansioni effettuate dal laboratorio L’Immagine Ritrovata e al restauro condotto da Éclair.

SITO DELLA CINETECA


RASSEGNA STAMPA
 
Anna Frangione al Tg3 in prima serata (servizio al minuto 29’55” circa):
 
Laura Squillaci su Rai News:
 
Anna Praderio al Tg5 delle ore 13 (minuto 27’25” circa):
 
Intervista di Arianna Finos a Thierry Frémaux su repubblica.it
 
Lancio Ansa:
 
Marco Giusti su Dagospia:
 
Federico Gironi su Coming soon:
 
Davide Maria Zazzini su Cinematografo:
 
Francesco Costantini su Cinematographe:
 
Cinecittà News:
 

 

– Scheda del film –

Titolo originale: Lumière! L’aventure continue                                                   

Data di uscita: 03 aprile 2025

Sceneggiatura e Regia: Thierry Frémaux

Nazione: Francia

Genere: Documentario      

Durata:         110’           

Anno:       2024

Produzione: Institut Lumière/Sorties d’usine productions, MK2          

Distribuzione: Cineteca di Bologna e Lucky Red


***IL CINEMA RITROVATO*** – FANTOZZI di Luciano Salce

Lunedì 31.03: 17.00 – 19.00 – 21.00

Martedì 01.04: 19.00

 

Nel 50°Anniversario dell’uscita in sala

Versione restaurata in 4K

realizzato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata,

con la supervisione di Daniele Ciprì per la color correction


Trama: Tratto dai due romanzi che Paolo Villaggio pubblicò per Rizzoli nel 1971 (Fantozzi) e nel 1974 (Il secondo tragico libro di Fantozzi), l’epifania cinematografica del rag. Ugo Fantozzi avviene di spalle: controcampo, una mazzata in testa, e il personaggio ha già il suo destino cucito addosso. Il volto è naturalmente quello del suo autore, che da tempo ne limava i tratti in televisione, per poi tirar fuori dalle pagine di due best seller quella che oggi possiamo considerare la maschera comica più popolare d’Italia. Fantozzi è un vero e proprio eroe nazionale. Lo è stato fin dall’inizio e, a quanto pare, continuerà ad esserlo. Sì, perché quella straordinaria scintilla d’intelligenza da cui è nato non si è lasciata imbrigliare dalle circostanze, pur dettagliatissime, dell’Italia degli anni a cavallo tra i Sessanta e i Settanta che viene ritratta: quelle, appunto, sono solo circostanze. Ma è l’invariabile e intramontabile sordida natura dell’essere umano in società a essere incarnata in saecula saeculorum da Fantozzi, dalla schiera di colleghi e capiufficio, archetipi ciascuno di qualche oscena disposizione (im)morale. Ed è qui che interviene la penna del genio: tutto questo viene ribaltato in chiave grottesca e ne esce un’infilata di sequenze la cui forza comica sembra non esaurirsi mai. Tali e tante sono le scene da antologia, che tutti rischiamo di confonderle, di affibbiarle a questo o a quell’altro titolo di una saga dalla filmografia sterminata. Fantozzi è stato inserito nella lista dei “100 film italiani da salvare”, un progetto nato nel 2008 per “segnalare 100 pellicole che hanno cambiato la memoria collettiva del Paese tra il 1942 e il 1978”. Il film è stato un grande successo commerciale con più di sei miliardi di lire, il maggior incasso cinematografico in Italia della stagione 1974-1975

Scheda della Cineteca di Bologna


– Scheda del film –

Titolo originale: Fantozzi                                            

Data di uscita: 27 marzo 1975

Sceneggiatura: Luciano Salce, Piero De Bernardi, Paolo Villaggio, Leo Benvenuti

Regia: Luciano Salce                                                        

Nazione: Italia

Genere: Commedia             

Durata:         104’           

Anno:       1975

Cast: Paolo VillaggioAnna MazzamauroLiù BosisioGigi RederUmberto D’OrsiPlinio FernandoGiuseppe AnatrelliPaolo Paoloni

Produzione: Giovanni Bertolucci per Rizzoli Film   

Distribuzione: Cineteca di Bologna 


***ANTEPRIMA NAZIONALE*** LADY BREACH di Emanuele Fazio e Tommaso Citarella

***ANTEPRIMA NAZIONALE***

— L’EVENTO È SOLD OUT —

Lunedì 24 marzo – 21.00

Il costo del biglietto d’ingresso è di 3€, ed è possibile prenotare inviando
un messaggio ad uno di questi numeri:

3923386161 (Emanuele)
3388256033 (Tommaso)

Solo per questo spettacolo, le prenotazioni non verranno gestite dal personale del nostro cinema

TRAMA: Tratta la vera storia della campionessa Europea ed Italiana di MMA, Annabruna Rados. La trentenne atleta che dopo aver vissuto un’adolescenza difficile tra i problemi economici familiari e l’essere presa poco sul serio da molti atleti e coach per il suo essere donna all’interno di un ambiente prettamente maschile, riesce infine a dimostrare quanto vale veramente. Lady Breach è quindi una storia che parla di come l’ambizione paghi, perché la protagonista crede in sé stessa più di chiunque altro.

L’esigenza dei registi nel voler raccontare questa storia così intima e per certi versi anche drammatica, sta nel fatto che anche loro, come
Annabruna, hanno sperimentato in giovane età dispiaceri simili. Anche loro però, hanno continuato a credere in sé stessi, fino ad arrivare a realizzare il proprio sogno: proiettare una loro opera all’interno di una sala cinematografica.


Nella serata di presentazione del film, interverranno, oltre ai registi e agli
attori protagonisti, anche la vera Annabruna Rados. Alla proiezione
seguirà, dunque, un piccolo talk che permetterà agli spettatori di
immergersi ulteriormente all’interno del processo di realizzazione del film.

Il futuro del Progetto Lady Breach, dopo la sua prima messa in onda il 24
Marzo, è chiaro. I registi hanno intenzione di trasformare la pellicola in
oggetto di studio presso alcune scuole di secondo grado superiore. Gli
alunni dei licei avranno modo di apprendere la storia di Annabruna,
facendone Tesoro ed imparando da essa. Oggetto di studio lo diventerà
anche presso lo studio di produzione video della ditta individuale Tars
Produzioni Video di Fazio Emanuele. All’interno del quale, sempre in
collaborazione con il suo Fedele amico e collega Tommaso Citarella,
saranno organizzati dei corsi di linguaggio cinematografico e recitazione.
Il tutto partendo proprio dalle esperienze personali dei due registi –
amici con i loro personali prodotti cinematografici e pubblicitari.
Infine Lady Breach parteciperà a festival nazionali ed internazionali,
cercando successivamente di distribuirlo in più cinema o piattaforme
online possibili, in tutto il territorio nazionale ed estero.


DREAMS di Dag Johan Haugerud

 


Trama: Vincitore dell’Orso d’oro alla Berlinale 2025, il film è una riflessione sulla potenza delle parole, sulla vulnerabilità dell’amore e sulla necessità di trovare la propria voce nel caos emotivo dell’adolescenza. La carne, il pensiero, il sentimento. Haugerud chiude la sua ideale trilogia cinematografica spostando l’attenzione verso l’idealizzazione dell’amore agganciata all’archetipo del sogno. Lo fa attraverso l’intelletto e attraverso la parola e la vita di Johanne diciassettenne, con un mondo interiore fatto di emozioni e desideri inespressi. Quando si innamora della sua insegnante di francese, il confine tra sogno e realtà si farà sempre più labile. Per dare ordine ai suoi sentimenti, Johanne inizia a scrivere un diario dettagliato, trasformando il proprio vissuto in parole che pulsano di passione, paura e scoperta. Quando la madre e la nonna leggono quelle pagine, la loro prima reazione è di sgomento. Ma presto si rendono conto che le parole di Johanne hanno una forza autentica, quasi letteraria. Il diario diventa così il punto di partenza per un confronto generazionale su amore, desiderio e libertà di espressione. La trilogia di Haugerud composta dalle pellicole “Sex, Dreams, Love” guarda alle diverse sfaccettature delle relazioni moderne all’interno di un mondo troppo spesso giudicante dove essere liberamente se stessi risulta ancora difficile. Dreams è innanzitutto, per citare Manoel de Oliveira, un film parlato. Molto spesso affidato alla stessa voice-over della giovane protagonista diciassettenne, studentessa di un istituto scolastico alle prese coi fremiti, i desideri, le delusioni e i contraccolpi di un innamoramento che ha il sapore dell’infatuazione stordente. La scrittura, così densa e letteraria nel radiografare e scandire minuziosamente ciò che passa per la stessa di Johanne, è un flusso incessante di suggestioni emotive e riflessioni filosofiche, fornendo al regista-sceneggiatore Haugerud lo status di cantore dei sentimenti come di rado se ne vedono, per cura certosina e dedizione, nel cinema contemporaneo. Alla fine sono sogni (in)espressi di un aspirante scrittrice, e al tempo stesso memorie da custodire per sempre. Dreams diventa un tassello prezioso, radicale, pieno di sensibilità, umorismo, quasi impalpabile a tratti. Ne viene fuori così un ritratto generazionale e moderno sulle donne, le uniche a insegnarci sempre qualcosa in più.


Scheda del film

Titolo originale: Drømmer                                      

Nazione: Norvegia            

Regia: Dag Johan Haugerud                                   

Durata:  110’     

Sceneggiatura: Dag Johan Haugerud                   

Genere: Drammatico

Anno:  2025                                                             

Data di uscita: 13 marzo 2025                                                                                              

Cast: Ane Dahl TorpSelome EmnetuIngrid GiaeverAnne Marit JacobsenValdemar Dormaenen IrgensElla OverbyeSilje BreivikAndrine SaetherBrynjar Abel Bandlien

Produzione: Motlys          

Distribuzione: Wanted


UNA BARCA IN GIARDINO di Jean-François Laguionie

 


Trama: François, un ragazzino che nella Francia post-bellica (siamo nei primi anni ’50) si trova ad affiancare il suo misterioso e laconico padre nella costruzione di una barca a grandezza naturale nel loro giardino di casa. Un racconto poetico di crescita e maturazione che pone l’accento sulla complessità e profondità dei sentimenti, in una magica cornice di spazio e tempo in cui tutto sembra possibile. Il sogno condiviso di una famiglia intera.

“L’idea di associare un viaggio immobile a quello di Slocum ci è venuta molto presto…Non si trattava solamente di dare al film ampi spazi marittimi di fronte alle porte chiuse del giardino, ma di dare il suo posto alla barca in costruzione. Per rivelare il suo vero ruolo. Se non naviga, deve avere altre cose da dirci…E Anik Le Ray non ha esitato a porre le domande che in realtà non mi ero posto: perché tuo padre ha costruito una barca?… E perché non l’ha mai terminata…? Credo che l’incomprensione emotiva, abbastanza comune tra un figlio e suo padre, risponda a questa domanda. La barca è senza dubbio per Pierre un’arca necessaria per il trio familiare. Il momento rivelatore ai miei occhi è quando François scopre sia la lettera di un padre biologico che chiede di lui, sia il progetto della barca… Adora suo padre Pierre e non vuole preoccuparsi di un secondo padre. Come molti bambini, scopre che la vita è già abbastanza complicata così com’è… La barca gli apre orizzonti ancora più straordinari. Questo gli riempirà la vita per cinque anni. Il momento del passaggio dall’infanzia all’adolescenza, con la sua felice conclusione: passare ad altro…Ma il punto di vista di un bambino su suo padre è solo una parte del film. Il discorso è più ampio: quello di tanti sogni su cui cominciamo a lavorare e che un giorno abbandoniamo… forse perché sono stati vissuti nella realtà. Potrebbe essere il cantiere di una casa che non finisce mai, di un libro che abbiamo cominciato a scrivere, ecc…Si dice che sia il percorso che conta, non l’arrivo in cima… Una vecchia storia! Questo è dunque un vero film d’avventura. I rapporti tra i personaggi, con poco dialogo e una tenerezza a fil di pelle, sono tratteggiati con piccoli tocchi”. (Note di regia) Il regista (classe 1939) racconta dell’infanzia e parte dalla vera storia di Joshua Slocum, il primo ad aver fatto il giro del mondo in solitaria in barca a vela.


Scheda del film

Titolo originale: Slocum et moi                             

Nazione: Francia, Lussemburgo                                                                   

Regia: Jean-François Laguionie                                                

Durata:  75’

Sceneggiatura: Jean-François LaguionieAnik Leray           

Genere: Animazione

Anno:  2024                                                             

Data di uscita: 13 febbraio 2025                                                                                              

Cast: Grégory GadeboisAndré MarconJeremy PrevostCoraly ZahoneroMathilde LamusseElias Hauter

Produzione: JPL Filmes, Mélusine Productions                               

Distribuzione: Trent Film



 

LEE MILLER di Ellen Kuras

— IN PROGRAMMAZIONE —

da giovedì 13 a domenica 16 marzo
🎞 16.30 – 18.45 – 21.00 🎞

martedì 18 marzo
Ciclo Ruby Tuesday
🎞 16.30 – 18.45 🎞
🎞 Versione Originale con sottotitoli in italiano 🎞

mercoledì 19 marzo
🎞 16.30 – 18.45 – 21.00 🎞

 


100 DI QUESTI ANNI di Michela Andreozzi, Max Bruno, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Francesca Mazzoleni, Rocco Papaleo, Sydney Sibilia

— IN PROGRAMMAZIONE —

lunedì 17 marzo
🎞 17.30 – 19.15 – 21.00 🎞

martedì 18 marzo
🎞 21.00 🎞