Lunedì 21 novembre: 16.30 – 18.45 – 21.00
Martedì 22 novembre: solo ore 21.00
Versione restaurata 4k dalla Cineteca di Bologna
Film vietato ai minori di anni 18
La proiezione sarà preceduta da un estratto de INTERVISTA SOTTO L’ALBERO
di Gideon Bachmann, fatta a Pasolini sul set di Salò
TRAMA: Nel ridurre drammaturgicamente – con Sergio Citti e Pupi Avati – Le 120 giornate di Sodoma (1782-85) del marchese De Sade, Pasolini ricorre alla ripetizione del numero 4. Durante la Repubblica di Salò 4 signori (il Duca/Bonacelli, il Monsignore/Cataldi, S.E. il presidente della Corte d’Appello/Quintavalle, il presidente Durcet/Valletti, che rappresentano i 4 poteri) si riuniscono insieme a 4 Megere, ex meretrici, e a una schiera di ragazzi e ragazze, partigiani o figli di partigiani in una villa isolata e protetta dai soldati repubblichini e dalle SS. Per 120 giorni sarà in vigore un regolamento che permette ai Signori di disporre a piacere delle loro vittime. Lo schema temporale corrisponde a 4 gironi danteschi: l’Antinferno, il girone delle Manie, il girone della Merda, il girone del Sangue. Dopo il massacro, l’epilogo è in sospeso, con un barlume di residua speranza (Pasolini ne aveva girati altri due). In tutto il cinema pasoliniano il sesso è uno strumento per parlare di “qualcosa d’altro”. Qui ha un significato direttamente politico: il rapporto sessuale sadico è una delle tante forme dello sfruttamento dell’uomo da parte dell’uomo. È anche una denuncia, per via di metafora, dell’attuale società dei consumi in cui il sesso è un allegro aspetto della mercificazione dell’uomo nella società capitalistica. Film estremo, è attraversato da due costanti che ne scandiscono il ritmo: la ripetizione ossessiva dei cerimoniali e l’accompagnamento musicale della pianista (S. Saviange). Nel suo cinema all’insegna della congiunzione Marx-Freud il tema della morte – e dei suoi legami con l’Eros – è dominante. Qui trova, attraverso l’accumulazione di fatti sadici, la sua ultima espressione con la maniacale e furiosa tetraggine di un quaresimalista, anche se venata, in contraddizione con Sade, da un pietoso intenerimento per le vittime e gli innocenti. Presentato a Parigi il 22 novembre 1975, 3 settimane dopo la morte di Pasolini, uscì sul mercato italiano nel gennaio 1976 e venne subito sequestrato. (Morandini).
Classificazione: Film vietato ai minori di anni 18
Genere: Drammatico/Grottesco
Durata: 116’
Anno: 1975
Soggetto/Sceneggiatura: dal romanzo Les cent-vingt journées de Sodoma di Donatien-Alphonse-François de Sade.
Cast: Paolo Bonacelli (Duca Blangis), Giorgio Cataldi (Vescovo), Uberto Paolo Quintavalle (Presidente della Corte d’Appello Curval), Aldo Valletti (Presidente della Banca Centrale Durcet), Caterina Boratto (Signora Castelli), Elsa De Giorgi (Signora Maggi), Hélène Surgère (Signora Vaccari).
Produzione: Alberto Grimaldi per PEA / Les Productions Artistes Associés.
Distribuzione: Cineteca di Bologna
Data di uscita: 10 gennaio 1976