CINEMA SPLENDOR

FLOW – UN MONDO DA SALVARE di Gints Zilbalodis

— IN PROGRAMMAZIONE  —

solo ore 17.00


TRAMA: Noi, gli umani, non ci siamo. Della civiltà che abbiamo creato, in questo racconto geniale di un trentenne lettone autodidatta e multitasking, restano solo le rovine. Attraverso città inondate passa l’arca (senza Noè) su cui hanno trovato rifugio un gatto e un placido capibara cui, nel corso del viaggio, si aggregheranno un lemure, un labrador e una gru. Ognuno di loro finirà per emanciparsi dagli istinti primari, il gatto per sopravvivere vincerà la paura dell’acqua, il cane dismetterà l’ostilità nei confronti dello storico nemico, il lemure cleptomane rinuncerà a qualcuno dei suoi tesori. Flow, sembra un videogioco: la struttura narrativa è la più classica del mondo videoludico, spostarsi dal punto A al punto B, attraverso sequenze che il film stesso sembra suddividere in livelli. Il protagonista di queste peripezie è non solo un piccolo gatto nero, accompagnato nel viaggio da un assortito gruppo di animali, ma anche l’acqua corrente, gli scricchiolii di legno e le voci lontane di un’umanità fantasma sono gli unici elementi uditivi che accompagnano il viaggio. Ambientato in una non ben specificata zona del Sud-Asia, invasa dall’acqua in una vera e propria inondazione biblica: non c’è un perché, né al conflitto né alla sua risoluzione, ma solo la densa atmosfera che crea le scene del cartone. Al centro di un film dai toni tanto poetici, ma altrettanto epici, non c’è tanto la paura della fine di tutto, quanto la speranza da trovare nella cooperazione fra individui. Il diluvio universale di Flow ha davvero un elemento magico – o divino, che dir si voglia -, che riguarda ben poco la realtà, ma che, in qualche modo, ci parla più da vicino. In fondo, sarebbe la speranza di tutte le generazioni più giovani avere una sorta di rito da compiere, una bacchetta da agitare per scongiurare questa imminente catastrofe e per aiutare chi di catastrofi ne ha già vissute fin troppe. Infatti, su quest’arca ci siamo tutti, ci siamo noi e non Noè, e spesso ci scordiamo che l’elemento veramente magico di quel racconto biblico è la pacifica co-esistenza di tutte le creature sulla nave: l’arca è convivenza e collaborazione, prima di essere salvezza. Il film è una meditazione sulla fragilità dell’ambiente, sul senso di comunità e sullo spirito di amicizia e fiducia, temi profondamente interconnessi dal momento che senza fiducia non può esserci amicizia, e viceversa.


Da ogni punto di vista, FLOW–Un mondo da salvare non poteva essere altro che un film d’animazione. E poteva essere animato in modo così ipnotico solo da Zilbalodis, il solitario creatore di mondi già artefice del meraviglioso Away. Alla première del suo nuovo film a Cannes, il giovane regista lettone ha spiegato come, dopo aver passato tre anni a realizzare Away da solo, FLOW rappresenti il passaggio al lavoro solidale di una squadra, un’idea che ritroviamo nel film stesso, dove la sopravvivenza del gatto dipende dalle altre specie incontrate durante un viaggio appassionante. Da Jiji, il compagno felino di Kiki-Consegne a domicilio, a Bob, che ruba la scena in Luck, la star senza nome di questo film ha una concorrenza agguerrita da parte di altri celebri gatti neri del cinema d’animazione. Ma è difficile resistere a quegli occhi dorati o al modo in cui il protagonista di FLOW riassume tutti i tipi di comportamento più teneramente felino. (Peter Debruge,Variety)

A rischio di sembrare esagerato, c’è qualcosa nella purezza di una grande storia animata che può toccarti il cuore come nient’altro. L’accattivante secondo lungometraggio del lettone Gints Zilbalodis è quel tipo di meraviglia, un’avventura vivida e appassionante che si svolge in un mondo sull’orlo della rovina. Raccontata interamente senza dialoghi, questa storia di un gatto che si evolve dallo spirito di autoconservazione alla solidarietà con un gruppo di altri animali è qualcosa di davvero speciale. Le scelte visive sono raffinate, ma il film riesce ad essere tecnicamente sofisticato senza perdere un sapore artigianale. L’attenzione al movimento è straordinaria e i dettagli dei personaggi sono il risultato di uno studio approfondito del comportamento e della fisicità di ogni animale. La colonna sonora dello stesso Zilbalodis e di Rihards Zalupe passa da splendidi passaggi di melodia percussiva a emozionanti voli di archi, proprio come la narrazione intreccia osservazioni umoristiche e momenti drammatici. FLOW–Un mondo da salvare è un’esperienza gioiosa da vivere, ma anche una storia profondamente toccante, il lavoro di un talento unico che merita di essere annoverato tra i più grandi artisti dell’animazione mondiale. (David Rooney, The Hollywood Reporter)


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale: Flow                                               

Nazione: Belgio, Francia, Lettonia                                                                            

Regia: Gints Zilbalodis                                             

Durata:  84’       

Sceneggiatura: Gints ZilbalodisMatiss Kaza   

Genere: Animazione, Avventura

Anno:  2024                                                             

Data di uscita: 07 novembre 2024                                                                         

Produzione: Dream Well Studio, Sacrebleu Productions, Take Five     

Distribuzione: Teodora Film