TRAMA: In un sobborgo parigino disagiato, Habi una giovane donna di origine maliana, è nata e cresciuta lì insieme a tutta la sua famiglia. Casa sua è in un palazzo fatiscente come gli altri ma è tutto quello che ha e ci è affezionata. Quando il sindaco muore, al suo posto arriva Pierre, un giovane medico alle prime armi nella politica. L’uomo è un idealista e vuole completare il progetto del suo predecessore, che è quello di rivalutare il quartiere. Il problema è che questo intervento andrebbe a discapito della povera gente che ci vive e che si vedrebbe costretta ad abbandonare casa. Habi, che fa parte di un’organizzazione sociale che aiuta gli abitanti della zona, decide di prendere le misure necessarie per protestare contro le decisioni di Pierre. Lotterà in prima fila per evitare che la sua famiglia e gli altri abitanti del quartiere vengano cacciati. A cinque anni di distanza da I Miserabili, folgorante e adrenalinico esordio al lungometraggio, Ladj Ly torna, restando fedele ad un’idea di cinema estremamente personale, politica, feroce e attuale. Interessandosi a tutta quella fascia sociale che molto raramente ci è possibile osservare, tanto attraverso gli schermi cinematografici, quanto attraverso gli schermi televisivi, Ly con Gli Indesiderabili, allontanandosi maggiormente dalla matrice d’assalto propria dell’esordio I Miserabili, si avvicina sempre più al polar (poliziesco/noir) in qualche modo, perfino al falso documentario. Una narrazione che inevitabilmente dialoga con i tempi confusi e sempre più conflittuali e cupi che ci ritroviamo a vivere. Niente più droni, niente più schermi, né tantomeno azioni di polizia. Tutto si concentra sulla rabbia e lo sconforto dei cittadini, che se in un primo momento resta sopito, poco dopo viene alimentato dalle volontà belligeranti, fasciste e ostili di chi invece dovrebbe essere al servizio, di chi invece dovrebbe comprendere, ascoltare e proporre. “Con Haby ho cercato di inserire un barlume di speranza in Gli indesiderabili (Bâtiment 5). Di sicuro ho raffigurato personaggi disillusi, che non ci credono più, ma lei rappresenta una possibile chiave di apertura attraverso la scelta di farsi coinvolgere e perfino di candidarsi alle elezioni municipali. Non c’è nulla che indichi che verrà eletta, ma almeno ha preso l’iniziativa”. (note di regia).
Titolo originale: Bâtiment 5
Nazione: Francia
Durata: 106’
Regia: Ladj Ly
Genere: Drammatico
Sceneggiatura: Ladj Ly, Giordano Gederlini
Anno: 2023
Data di uscita: 11 luglio 2024
Cast: Alexis Manenti, Anta Diaw, Jeanne Balibar, Steve Tientcheu
Produzione: Le Pacte, Rectangle Productions, Srab Films
Distribuzione: Lucky Red