TRAMA: Iran del 2001. Raihimi, una giornalista di base a Teheran, si sposta nella città santa di Mashhad per indagare su un serial killer che uccide le prostitute convinto di liberare le strade dai peccatori per conto di Dio. Di Raihimi, sappiamo ben poco. Le uniche cose certe è che ha lasciato una posizione di prestigio a causa delle molestie sessuali del suo capo. Machismo e misoginia sono due degli elementi che accompagnano ogni suo passo: le indagini che conduce sono costantemente ostacolate ed è vittima di pregiudizi (basta vedere la scena in cui un portiere d’albergo si rifiuta quasi di affittarle la stanza in quanto donna) e tentativi poco graditi di avances (da parte del capo della polizia Rostami). Nonostante il numero delle vittime continui ad aumentare, le autorità locali non sembrano aver fretta di risolvere il caso e Raihimi si rende presto conto che potrà contare solo sulle proprie forze. Il film di Abbasi, si ispira a un fatto realmente accaduto, la storia del serial killer Saeed Hanaei (1962-2002), che tra il 2000 e il 2001 uccise 16 prostitute soffocandole a morte, con la missione di liberare le strade di Mashad dalla corruzione del sesso, accusando le donne di essere portatrici di un “virus” letale, insidioso e sporco, capace di portare alla perdizione i maschi del luogo e di rovinare le loro sacre famiglie. Il thriller non è tale, perché scopriamo l’assassino, ma, perché siamo portati nella sua mente malata e in una mentalità maschile, prima ancora che religiosamente fondamentalista e ambigua, costringendoci a guardare spesso con i suoi occhi. Il killer e l’uomo, il buono e il marcio, parte di un’unica entità, disturbata e disturbante. Le prostitute sono la radice del male, e come tali, vanno spazzate via, gettate tra i rifiuti, essendo esse stesse corpi spazzatura, ricettacolo di perdizione e malattie. Abbasi, mostra le prostitute e le loro diverse personalità: donne sole e consapevoli della propria condizione, disumanizzate dagli uomini e dal sesso, da una società che condanna e non perdona.
Titolo originale: Holy Spider
Nazione: Danimarca
Sceneggiatura: Ali Abbasi & Afshin Kamran Bahrami
Genere: Thriller, Drammatico
Regia: Ali Abbasi
Durata: 117′
Anno: 2022
Cast: Zar Amir-Ebrahimi, Mehdi Bajestani, Arash Ashtiani, Forouzan Jamshidnejad, Sina Parvaneh, Nima Akbarpour
Produzione: Profile Pictures, ONE TWO Films, Arte France Cinéma
Distribuzione: Academy Two
Data di uscita: 16 febbraio 2023
Lingua Versione Originale: Farsi