CINEMA SPLENDOR

*IL CINEMA RITROVATO* VAMPYR di Carl Theodor Dreyer

Serie DhamPirs 1/2


 — Lunedì 10 gennaio: 18.00 – 19.30 – 21.00 / Martedì 11 gennaio: solo ore 21 —

in collaborazione con la Cineteca di Bologna

Versione Originale restaurata con sottotitoli in italiano


“Con Vampyr, volevo creare sullo schermo un sogno in stato di veglia, e mostrare che l’orrore non risiede nelle cose intorno a noi
ma nel nostro subconscio” (Carl Th. Dreyer)

(Francia-Germania/1932) di Carl Theodor Dreyer

Soggetto: da Carmilla e altri racconti di Joseph Sheridan Le Fanu. Sceneggiatura: Carl Theodor Dreyer, Christen Jul. Fotografia: Rudolf Maté, Louis Née. Montaggio: Tonka Taldy. Scenografia: Hermann Warm, Cesare Silvagni. Musica: Wolfgang Zeller. Interpreti: Julian West [barone Nicolas de Gunzburg] (David ‘Allan’ Gray), Henriette Gérard (Marguerite Chopin, il vampiro), Jan Hieronimko (il dottore), Maurice Schutz (il castellano), Sybille Schmitz (Léone), Rena Mandel (Gisèle), Albert Bras (il domestico), N. Babanini (sua moglie), Jane Mora (l’infermiera). Produzione: Carl Theodor Dreyer, barone Nicolas de Gunzburg per Carl Theodor Dreyer Film Production, Tobis-Melofilm GmbH. Durata: 73’

Restaurato da Deutsche Kinemathek e Cineteca di Bologna in collaborazione con ZDF/ ARTE e Det Danske Filminstitut, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata.
Musiche di Wolfgang Zeller, restaurate da Timothy Brock ed eseguite dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna da lui diretta


Liberamente ispirato ad alcuni racconti di Sheridan Le Fanu, primo esperimento di Dreyer con il sonoro, Vampyr ha marchiato a fuoco l’immaginario horror e fantastico fin dalla sua uscita nel 1932. Mai distribuito ufficialmente in Italia, di difficile reperibilità anche per la fruizione “domestica”, il capolavoro di Dreyer arriva così per la prima volta nei cinema nella sua edizione definitiva, grazie ad un attento e capillare lavoro di ricostruzione operato sui materiali e sulle versioni disponibili, finalmente riportando il sonoro e le musiche ad una definizione che rende piena giustizia al film, ponendosi come punto di riferimento imprescindibile per qualsiasi appassionato di cinema.

 
Vampyr è un film horror, un film fantastico, un film di vampiri: in questo senso, è l’origine più nobile (e più conturbante) di un genere destinato, come i suoi protagonisti, a vita immortale – basti pensare al successo letterario cinematografico e alla fascinazione globale che ancora esercitano, soprattutto sulle giovani generazioni, le figure vampiresche. “E quando fu sul ponte, gli vennero incontro i fantasmi”: da qui, da una delle frasi più celebri del cinema tutto, parte la strana avventura del giovane protagonista, David Gray, che solo in un paese straniero (forse un sogno, forse il suo inconscio), immerso in un eterno crepuscolo, dovrà affrontare segnali malefici, ombre ambigue, misteriose morti, indecifrabili personaggi per trionfare sull’occulto, invisibile Vampiro e poter tornare alla luce e all’amore.
 
TRAMA

Il giovane Allan Gray, vagando senza meta per le sue ricerche sul soprannaturale, giunge al villaggio di Courtempierre e decide di passare la notte in una tetra locanda del posto. Durante la notte viene a visitarlo un vecchio signore in abito da camera che, senza dare spiegazioni, lascia a Gray un pacchetto, scrivendo sull’involucro che dovrà essere aperto solo dopo la sua morte. Subito dopo, l’uomo lascia la stanza di Gray e scompare. Il giovane si mette sulle tracce del misterioso personaggio. Uscendo dalla locanda, incontra delle ombre antropomorfe che gli indicano la strada. Seguendole, Gray giunge ad un cadente edificio, un maniero apparentemente disabitato, ma in realtà popolato da strane presenze illusorie ed oscure. Lasciato l’edificio, Gray prosegue il suo cammino fino a raggiungere una grande ed austera casa di campagna, all’interno della quale vedrà lo stesso uomo che nottetempo era apparso nella sua stanza alla locanda.
Non appena Gray riconosce il vecchio signore, l’ombra di un uomo che imbraccia un fucile si profila su una parete all’interno della casa: sparandogli un colpo alle spalle, il cecchino sconosciuto ferisce gravemente il vecchio e Gray si precipita in casa, insieme ad alcuni domestici, per soccorrere la vittima. Li raggiungerà anche Gisèle, la figlia del ferito, ma per quest’ultimo non ci sarà niente da fare e morirà rapidamente. Alla morte dell’uomo, Gray apre il pacchetto che questi gli aveva consegnato la notte precedente. All’interno c’è un libro del 1820: “La strana storia dei vampiri”, di Paul Bonnant. Gray viene invitato a rimanere per la notte. Gisèle allora gli rivela che in casa è presente anche sua sorella Léone, gravemente malata. Grazie alla lettura di alcuni brani del libro di Bonnant, Gray intuisce che Léone è sotto la malefica influenza di un vampiro, ma con l’arrivo in casa di un ambiguo dottore, la situazione precipiterà in un susseguirsi di eventi oscuri e allucinatori.