CINEMA SPLENDOR

IL POTERE DEL CANE di Jane Campion

Leone d’argento per la miglior regia al 78°Festival di Venezia 


TRAMA

Tratto dal romanzo di Thomas Savage, il cui titolo si rifà ad un salmo biblico: “Salva l’anima dalla spada, salva il cuore dal potere del cane”. Il film presentato in concorso alla 78esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, dove ha vinto il Leone d’Argento alla regia, ci porta in un ranch del Montana, niente jazz o suffragette, ma bestiame e rudi mandriani. Più che ruggiti si sentono i latrati dei cani, i nitriti dei cavalli e i muggiti dei cavali. È il 1925. La natura è assai selvaggia e ostile. Ma pure tra i due fratelli George e Phil Burbank pare esserci qualche problema, non foss’altro perché sono completamente diversi tra loro: il primo è sovrappeso, formale e metodico, il secondo è carismatico, forte e feroce. Ma quando George decide di sposare una vedova con un figlio, gli equilibri tra questi due rischiano di spezzarsi per sempre. Un film di terra (il fango su Phil, le pelli vendute agli indiani), di demoni (Rose che beve di nascosto) dove Jane Campion cerca lo scarto con il romanzo, che è più esplicito nel mostrare la passione e la morte, ma al tempo stesso ne è così presa che non riesce a liberarsene. Non si spinge come ne I segreti di Brokeback Mountain, ma descrive dettagliatamente le repressioni e gli equilibri nei rapporti all’interno di questa famiglia variegata che cerca un’unità personale e di facciata. Nella sua Nuova Zelanda, la regista trova l’America rocciosa e occidentale della metà degli anni Venti, in una valle sterminata e deserta, in cui lo sguardo può spaziare a trencentosessanta gradi (bisogna avere qualcosa di speciale in esso per cogliere il profilo del cane con la mascella aperta nel grande massiccio che funge da fondale al palcoscenico del ranch e da finale di percorso). Agli interpreti principali, invece, tocca il compito di tenere insieme ed esprimere, col corpo prima che con le parole, la psicologia travagliata di tre personaggi tragicamente imprigionati in un ruolo, un’epoca, un genere; spettri che nascono dalla profondità della terra, esseri luciferini, i cui sguardi incendiati da fuochi interiori incapaci di tradursi in dialoghi e sfoghi verbali, sono filtrati da occhi brucianti, e gesti autodistruttivi.


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale:     The power of the dog

Nazione:  Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda               

Genere:   Drammatico             

Durata:    125′                                                              

Anno:       2021    

Regia:      Jane Campion

Cast:        Benedict CumberbatchKirsten Dunst,  Jesse PlemonsGenevieve Lemon, Kodi Smit-McPhee, Ken Radley.

Produzione: See-Saw Films, Bad Girl Creek Productions, Max Films

Distribuzione:   Lucky Red, Netflix                                                                                Data di uscita: 18 novembre 2021 (cinema)