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TRAMA: Budapest. Abel prepara il suo esame di maturità schiacciato tra le aspettative della famiglia e l’amore non confessato per la sua amica Janka. Quando l’esame va storto, la bocciatura del ragazzo diventa la scintilla che incendia lo scontro tra suo padre, convinto conservatore, e il suo professore di storia, progressista. Finché l’accaduto non diventa scandalo mediatico e il conflitto si sposta su un piano ancora più ampio. Ambientato nell’Ungheria di Orbán il film racconta l’oggi con raffinata umanità e restituisce il ritratto di un Paese (e di un’Europa?) spaccato in due, dove nessuno sa o vuole comunicare apertamente con l’altro. Trama tesissima e magnificamente diretta che dà voce a una frattura civile che invade anche le minime sfere del quotidiano; dalle ipocrisie di ministri che vantano un protagonismo fasullo nei fatti del 1956, all’avvilimento dell’istituzione scolastica, ai favoritismi di parte in un sistema che li alimenta. “Per molto tempo mi sono sentito soffocare dal clima di divisione che si respira nel mio Paese e che permea la mia vita quotidiana. Nel 2021, l’Università di Teatro e arti cinematografiche di Budapest ha perduto la propria autonomia perché è stata completamente riorganizzata dall’alto seguendo le direttive dello Stato, nonostante le proteste di professori e studenti. I giovani hanno occupato l’università, in mancanza di mezzi migliori, e gli eventi hanno presto preso una piega politica, anche se l’obiettivo degli studenti era solamente quello di fruire di un’istruzione apolitica. In quanto regista ed ex studente dell’università, mi sono unito alla protesta e un giorno, mentre tornavo da una manifestazione, mi sono reso conto che c’era bisogno di parlare della situazione che ci circonda e che ogni forma d’arte, incluso il cinema, dovrebbe essere un mezzo per farlo. Questo è ciò che ha dato origine all’idea principale del film”. Presentato in anteprima mondiale alla 80° Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia dove ha vinto il premio Orizzonti come miglior film, nei giorni scorsi ha ricevuto anche il riconoscimento del sindacato dei critici, SNCCI, che lo ha eletto film della critica.
Titolo originale: Magyarázat mindenre
Nazione: Ungheria, Slovacchia
Sceneggiatura: Gábor Reisz, Éva Schulze
Regia: Gábor Reisz
Genere: Drammatico
Durata: 128’
Anno: 2023
Data di uscita: 1 maggio 2024
Cast: Gáspár Adonyi-Walsh, István Znamenák, András Rusznák, Rebeka Hatházi, Eliza Sodró, Lilla Kizlinger, Krisztina Urbanovits
Produzione: Proton Cinema
Distribuzione: Arthouse di I Wonder Pictures